Agenzia del Demanio lancia bandi per riattivare 16 immobili statali dismessi
Case cantoniere, strutture militari, ville, un convento, un teatro, un faro: sono sedici i beni immobili dello Stato non più in uso scelti per i nuovi bandi di valorizzazione dell’Agenzia del Demanio
Risalente alla fine XVIII secolo, il Teatro sociale di Amelia (Terni) si trova nel centro storico della cittadina umbra situata a ridosso del confine laziale. L’abusata definizione di “gioiello architettonico” non appare eccessiva per presentare questo immobile di 1000 mq, annoverato fra i primi esempi di teatro all’italiana. Dalla sala, con la caratteristica forma a ferro di cavallo e 400 posti complessivi (fra platea, loggione e 50 palchi), ai meccanismi scenici lignei originali non mancano infatti gli elementi di pregio: caratteristiche e dotazioni che hanno concorso a renderlo un “monumento di interesse storico e artistico” tutelato. Sul suo palcoscenico si sono esibiti interpreti dell’opera lirica, musicisti e attori noti anche al grande pubblico: fra loro, Nino Manfredi e Alberto Sordi che qui hanno girato alcune scene dei film Le avventure di Pinocchio e Il Marchese del Grillo, rispettivamente diretti da Luigi Comencini e da Mario Monicelli. L’intero stabile, con camerini, servizi, foyer e il fabbricato costruito nel 2006 (a sua volta adibito a bar/amministrazione con area per spettacoli all’aperto), è incluso nell’ultima tranche annuale dei bandi pubblici con cui l’Agenzia del Demanio punta ad affidare in concessione (se il bene è riconosciuto di interesse culturale ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004) o in locazione porzioni del patrimonio dello Stato non in uso. Un “tesoretto” composto da sedici immobili in tutto il Paese, due dei quali saranno concessi in uso gratuito. Appartiene a questa seconda tipologia proprio il teatro umbro citato, la cui valorizzazione tramite nuovi usi dovrà essere legata ad “attività culturali, sociali, di tutela ambientale e turismo sostenibile garantendo la fruizione pubblica e il ritorno per il territorio”.
I BANDI DEL DEMANIO PER LA RIATTIVAZIONE DI 16 IMMOBILI STATALI
Inclusi nel programma nazionale Valore Paese Italia, i bandi resteranno attivi fino alle ore 12.00 del 15 maggio 2023. Sono finalizzati alla riattivazione di beni pubblici eterogenei per funzione, tipologia, dimensione e collocazione geografica, che si candidano verso usi economici “connessi ad attività sociali, culturali, di tutela ambientale, turismo lento e mobilità dolce”. In altre parole, l’Agenzia opera per individuare soggetti – “persone fisiche, imprese individuali, società commerciali, società cooperative, associazioni, fondazioni, consorzi”, secondo gli specifici requisiti previsti in ciascun bando – che possano occuparsi di recuperare, riutilizzare e assicurare una buona gestione negli immobili in questione. Nel complesso l’operazione è finalizzata a salvare parte del patrimonio pubblico da condizioni di dismissione, abbandono e, a seconda dei casi, degrado. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria sono le regioni coinvolte in questa sessione di bandi, che segue quella pubblicata lo scorso luglio. E proprio in occasione dell’iniziativa appena promossa, l’Agenzia ha reso noto che le Commissioni di gara stanno lavorando sulle prime aggiudicazioni, relative al Teatro Rossi a Pisa, al Forte Pozzarello all’Argentario e alla Villa alle Volte (già Chigi) a Siena.
UNA SECONDA VITA PER FARI, CASELLI FERROVIARI, STRUTTURE MILITARI
La lista dei beni oggetto dei bandi restituisce storie, pratiche e abitudini legate al passato dell’Italia. Dal nord al sud del Paese, gran parte delle strutture coinvolte in questa fase sono state costruite per rispondere, in vario modo, a funzioni di natura militare: dall’ex Caserma De Amicis a Sulmona (AQ) all’ex deposito militare a Pizzighettone (CR), passando per il dismesso panificio militare a Casale Monferrato (AL). Non mancano i complessi legati al settore dei trasporti, via terra o via mare, con l’ex Casa cantoniera a Irsina (MT) e l’ex Casello ferroviario a Montescaglioso (MT), entrambi in Basilicata, l’ex Casa cantoniera ‘Il Colle’ a Terracina (LT) e il Faro di Capo Comino a Siniscola (NU). Fra gli immobili da segnalare anche la quattrocentesca Villa Carducci Pandolfini, nella zona sud-ovest di Firenze: caratterizzato dalla forma a ferro di cavallo, il complesso in questione venne in parte affrescato da Andrea del Castagno, che qui realizzò un ciclo di affreschi raffigurante uomini e donne illustri. Il bando riguarda alcune delle unità immobiliari (con destinazione residenziale), mentre restano escluse quelle in consegna al MiBACT e quelle private.
Lista dei 14 beni in concessione/locazione di valorizzazione, regione per regione:
- Abruzzo: ex Caserma De Amicis a Sulmona (AQ);
- Basilicata: l’ex Casa cantoniera a Irsina (MT) e l’ex Casello ferroviario a Montescaglioso (MT);
- Lazio: la ex Casa cantoniera ‘Il Colle’ a Terracina (LT);
- Lombardia: l’ex Poligono di tiro a segno a Piazza Brembana (BG) e una porzione di un ex deposito militare a Pizzighettone (CR);
- Piemonte: l’ex Panificio militare a Casale Monferrato (AL) e l’ex Casa del Fascio a Vinzaglio (NO);
- Sardegna: il Faro di Capo Comino a Siniscola (NU);
- Sicilia: l’ex Istituto di geofisica mineraria e la Real Casa dei Matti a Palermo e l’ex Convento di San Vito ad Agrigento;
- Toscana: la Torre di Calafuria a Livorno e Villa Carducci Pandolfini a Firenze
I 2 beni in concessione/locazione in Uso Gratuito:
- Calabria l’ex case popolari a Limbadi (VV);
- Umbria l’ex Teatro sociale di Amelia (TR)
Valentina Silvestrini
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