Chi sarà il nuovo direttore del museo Madre di Napoli? I nomi dei 5 candidati

La selezione finale per nominare il successore della direttrice Kathryn Weir è prevista il prossimo gennaio, e a parteciparvi saranno cinque curatori italiani dalle esperienze e dai background differenti, dall’arte contemporanea all’architettura. Ecco chi sono

Il bando per candidarsi a ruolo di direttore era stato lanciato lo scorso 20 ottobre, e tra le “skillis” richieste per essere selezionati, erano sottolineate “conoscenze e competenze gestionali, finanziarie e organizzative, anche nella gestione dei processi contrattuali; competenze di programmazione e ricerca di finanziamenti pubblici e privati, anche in partnership; conoscenze e competenze nel marketing culturale, in comunicazione ed innovazione digitale; ottima conoscenza della lingua inglese, adeguatamente attestata”: la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee era dunque alla ricerca, per guidare il Museo Madre di Napoli, di un direttore-manager (come accade sempre più spesso nelle istituzioni museali di tutto il mondo, che sappia gestire la struttura museo non solo nei suoi contenuti “intellettuali” ma anche di natura più pratica) che andasse a succedere a a Kathryn Weir, giunta a Napoli – dalla direzione del Départment du Développement Culturel del Centre Pompidou di Parigi – nel 2020, succedendo a sua volta ad Andrea Viliani. In vista del colloquio finale, in programma a gennaio 2023, il Museo ha intanto svelato i cinque candidati che vi prenderanno parte, selezionati da una commissione esaminatrice composta da Angela Tecce (Presidente, Fondazione Donnaregina), Maria Letizia Magaldi (Vicepresidente, Fondazione Donnaregina), Achille Bonito Oliva (Consigliere, Fondazione Donnaregina), Adam Weinberg (Alice Pratt Brown Director, Whitney Museum of American Art) e Anna Mattirolo (Storico dell’arte contemporanea): si tratta di Lorenza BaroncelliMaria Chiara BertolaAntonio CataldoEva Elisa Fabbris e Milovan Farronato.

Giocherai nel quotidiano, correndo / You will play in the everyday, running - installazione di Temitayo Ogunbiyi al Madre di Napoli. Ph. Tommaso Vitiello

Giocherai nel quotidiano, correndo / You will play in the everyday, running – installazione di Temitayo Ogunbiyi al Madre di Napoli. Ph. Tommaso Vitiello

LA SELEZIONE DEL MUSEO MADRE DI NAPOLI PER IL NUOVO DIRETTORE

“Sono molto soddisfatta delle proposte pervenute e del lavoro svolto dalla commissione esaminatrice, di cui ringrazio tutti i membri”, dichiara Angela Tecce“e che ha contribuito a selezionare una rosa di candidati di altissimo profilo, con progetti interessanti e di rilievo. Siamo al lavoro per dotare il museo d’arte contemporanea della Regione Campania di un direttore che garantisca il mantenimento dell’alto standard di proposta culturale acquisito negli anni, e che possa sempre più rendere la nostra istituzione un punto di riferimento nel dibattito attuale, i cui confini sono oggi assai più ampi dello stretto ambito disciplinare”. Ecco chi sono i cinque candidati alla direzione del museo napoletano.

Giocherai nel quotidiano, correndo / You will play in the everyday, running - installazione di Temitayo Ogunbiyi al Madre di Napoli. Ph. Tommaso Vitiello

Giocherai nel quotidiano, correndo / You will play in the everyday, running – installazione di Temitayo Ogunbiyi al Madre di Napoli. Ph. Tommaso Vitiello

CHI SONO I CANDIDATI ALLA DIREZIONE DEL MADRE DI NAPOLI

Classe 1981, Lorenza Baroncelli è architetto, urbanista e curatrice. Fa parte del Comitato scientifico della Triennale di Milano (di cui è stata direttore artistico fino a pochi mesi fa), oltre a essere visiting professor al Politecnico di Vienna (TU Wien) e membro dell’Advisory Board del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (DABC) del Politecnico di Milano e a insegnare al Master of Art della Luiss di Roma. Nel 2014 ha curato con Hans Ulrich Obrist il Padiglione svizzero alla Biennale di Architettura di Venezia diretta da Rem Koolhaas; tra il 2015 e il 2016 è stata Associate special projects alla Serpentine Galleries di Londra e dal 2015 al 2018 assessora alla rigenerazione urbana, progetti e relazioni internazionali, marketing territoriale e arredo urbano a Mantova. Maria Chiara Bertola (1961) è curatrice del progetto di arte contemporanea Conservare il futuro alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia istituzione con la quale si identifica da molti anni. Dal 2014 è socia fondatrice della Venice Gardens Foudation di Venezia, ideatrice e curatrice del Premio Furla per giovani artisti italiani dal 2000 al 2015. Inoltre è stata direttrice artistica dell’Hangar Bicocca di Milano dal 2009 al 2012, presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia dal 1996 al 1998; ha co-curato il Padiglione Venezia della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (2007) ed è stata tra i curatori della XV Quadriennale di Roma (2008). Antonio Cataldo è stato curatore dell’OCA – Office for Contemporary Art Norway,  e dal 2018 è direttore di Fotogalleriet a Oslo; in precedenza, in Italia, ha lavorato come curatore alla Fondazione March di Padova ed è stato tra i fondatori del collettivo sperimentale Intorno Group a Venezia.

Museo Madre, Napoli

Museo Madre, Napoli

I CANDIDATI ALLA DIREZIONE DEL MADRE DI NAPOLI

Chiudono la cinquina di candidati alla direzione del Madre Eva Elisa Fabbris (1979), curatrice storica dell’arte che dal 2016 fa parte del Dipartimento Curatela e Ricerca di Fondazione Prada; dal 2013 al 2016 è stata curatrice e coordinatrice di Back to the Future per la fiera Artissima, oltre ad aver lavorato al Museion di Bolzano e alla Galleria Civica di Trento È stata co-curatrice al Kaleidoscope Project Space di Milano con Michele D’Aurizio nel 2011-2012, oltre ad aver curato mostre al Nouveau Musée National de Monaco, alla galerie de l’erg a Bruxelles, alla Triennale di Milano e alla Fondazione Morra a Napoli. Curatore del Padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia 2017, Milovan Farronato è direttore e curatore del Fiorucci Art Trust, per il quale ha sviluppato dal 2011 il festival Volcano Extravaganza a Stromboli. Insieme all’artista Paulina Olowska, nel 2014 ha fondato il simposio Mycorial Theatrea Rabka, in Polonia, che nel 2016 è migrato a San Paolo in Brasile. Ha concepito The Violent No! all’interno della 14esima Biennale di Istanbul nel 2015, e dal 2005 al 2012 è stato direttore dell’organizzazione no profit Viafarini e curatore presso DOCVA Documentation Centre for Visual Arts, Milano.

Desirée Maida

https://www.madrenapoli.it/

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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