Museo, biblioteca, hotel: il Real Albergo dei Poveri a Napoli diventerà un grande polo culturale

Frutto di una intesa tra Ministero, istituzioni e privati la rinascita dell’imponente architettura settecentesca che, con i fondi del PNRR, verrà riconvertita in polo culturale che ospiterà sezioni del MANN, della Biblioteca Nazionale e strutture ricettive. Sarà la volta buona?

Un grande polo culturale, in cui ospitare sezioni di musei e biblioteche, laboratori, hub e anche ristoranti e alberghi, “spazio di vita culturale ispirato alla grande Biblioteca nazionale di Parigi“. È questo, nelle intenzioni, il nuovo corso che attende il Real Albergo dei Poveri di Napoli, imponente struttura settecentesca – tra le più grandi costruite in Europa in quel periodo – nata per volontà di Carlo III di Borbone e progettata da Ferdinando Fuga. Oltre 100mila metri quadrati di spazi saranno destinati così a nuovi e diversificati utilizzi, come aveva già sottolineato, fin dalle prime fasi del suo incarico, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, recandosi al Real Albergo dei Poveri per un sopralluogo e che il 9 gennaio scorso si è riunito al MiC con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e, tra gli altri, anche con il presidente degli industriali di Napoli Costanzo Jannotti Pecci. “Al lavoro per Palazzo Fuga. Primo incontro al Ministero della Cultura con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per realizzare un protocollo d’intesa che restituisca il Real albergo dei poveri alla città di Napoli e ai napoletani”, aveva scritto Sangiuliano su Twitter. Protocollo siglato in data 8 marzo 2023.

Real Albergo dei Poveri a Napoli

Real Albergo dei Poveri a Napoli

IL FUTURO DEL REAL ALBERGO DEI POVERI A NAPOLI

Il dibattito sulle possibili destinazioni d’uso del Real Albergo dei Poveri è un tema di cui si parla da (troppi) anni, e che adesso pare troverà una concretizzazione anche grazie ai 100 milioni di euro del PNRR destinati alla rinascita del bene architettonico. Il primo step consiste in una serie di lavori – che partiranno entro la fine dell’anno – di consolidamento e restauro dell’edificio, compreso il recupero della corte centrale, per poi pensare alla rimodulazione e alla riformulazione degli spazi in vista dei loro nuovi usi. E, stando a quanto anticipato da Gaetano Manfredi, i nuovi usi saranno molteplici e di ampio respiro: “Sono molto soddisfatto di questa riunione tecnica al MiC, del lavoro sinergico messo in campo col Ministro Sangiuliano e con tutti gli altri attori coinvolti come Mann, Università Federico II, Biblioteca nazionale e soggetti privati: è questo il metodo giusto per dare un futuro all’Albergo dei Poveri su cui il Comune in questi mesi ha già avviato un percorso di utilizzo e compartecipazione con il territorio. C’è la necessità”, continua il sindaco di Napoli, “di partire gradualmente. Da qui l’idea di cominciare a occupare alcuni spazi in attesa di rendere fruibili gli altri. Gli spazi grandi saranno adibiti a biblioteca pubblica come straordinario attrattore per le giovani generazioni. Vi saranno poi spazi espositivi per il Mann e anche per gli altri musei cittadini”.

Ingresso del Real Albergo dei Poveri restaurato. Photo Italo da b, CC BY SA 3.0 via Wikimedia Commons

Ingresso del Real Albergo dei Poveri restaurato. Photo Italo da b, CC BY SA 3.0 via Wikimedia Commons

IL MANN E LA BIBLIOTECA NAZIONALE AL REAL ALBERGO DEI POVERI DI NAPOLI

Il Real Albergo dei Poveri quindi è destinato a ospitare opere di diversi musei napoletani, tra cui una sezione del Museo Archeologico, accogliendo la Collezione Santangelo ed esponendo al pubblico opere che attualmente si trovano in deposito, e alcune sezioni della Biblioteca Nazionale, con volumi dell’Ottocento e del Novecento, con grandi sale di lettura e una sala conferenze da più di mille posti. Ma anche una scuola di specializzazione dell’Università Federico II ed eventi di carattere culturale, perché Palazzo Fuga “diventi una fabbrica permanente di creatività, cultura, formazione, inclusione sociale e innovazione aprendosi innanzitutto al quartiere con una vocazione nazionale ed internazionale” spiega Manfredi. La presenza al MiC di Costanzo Jannotti Pecci, imprenditore nel settore alberghiero, lascia inoltre supporre che il Real Albergo dei Poveri possa ospitare anche strutture ricettive e ristoranti, oltre ad attività che vedrebbero protagonisti altri attori privati, come sottolineato dal sindaco di Napoli: “Alla luce delle progettazioni con gli altri enti coinvolti si sottoscriverà un accordo che dia una destinazione molteplice all’Albergo dei Poveri al fine di riqualificare e rilanciare l’intera zona da valorizzare anche sul fronte turistico”.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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