Un ascensore panoramico al Colosseo per garantire l’accessibilità
Il nuovo ascensore, realizzato nel rispetto delle murature antiche e totalmente reversibile, nasce per superare l’ostacolo dei 100 gradini che conducono alla galleria intermedia dell’Anfiteatro Flavio, tra II e III ordine. All’arrivo, tutti potranno godere di un’incredibile vista sull’Arena
Il Colosseo aggiorna i suoi parametri di accessibilità, e così facendo regala a tutti i visitatori un ascensore panoramico sull’Arena. Realizzato per consentire l’accesso ai livelli più alti della cavea anche alle persone con difficoltà motorie, l’ascensore permette infatti di superare i cento gradini che separano il I ordine dalla galleria intermedia (tra II e III ordine), e sarà operativo dalla metà di giugno, inizialmente solo nelle prime ore del mattino, dalle 7.30 alle 9 (l’inaugurazione ufficiale si è tenuta il 30 maggio, officiata dalla direttrice del Parco Archeologico Alfonsina Russo, alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano).
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IL NUOVO ASCENSORE DEL COLOSSEO
Conciliare la necessità di proporsi come spazio inclusivo e accessibile – in osservanza degli obiettivi che l’ICOM puntualizza nel definire un museo – con i percorsi e l’architettura di uno spazio antico non è mai semplice. L’impegno del Parco Archeologico del Colosseo, sin dalla sua costituzione nel 2017, è stato finora rivolto alla produzione di sussidi alla visita adeguati a favorire l’accessibilità fisica, culturale e cognitiva, dalla segnaletica alle mappe tattili, alle guide easy to read. Nel frattempo si è lavorato su percorsi in grado di superare i dislivelli che caratterizzano l’anfiteatro più famoso al mondo, e l’ascensore arriva a coronare questo impegno. Nato dalla sinergia tra il PArCo e l’Orchestra Italiana del Cinema (nel 2018, in occasione della proiezione nel Colosseo del film Il Gladiatore, con le musiche di Hans Zimmer eseguite dal vivo, il Presidente dell’Orchestra Marco Patrignani prese l’impegno di sponsorizzare il nuovo ascensore), è stato realizzato nel rispetto del sito archeologico e delle normative vigenti, per inserirsi in modo armonico nel monumento. Per evitare di danneggiare le murature antiche, infatti, si è scelto di utilizzare punti di ancoraggio a pressione, che garantiscono la totale reversibilità dell’opera (Metal Working si è occupato delle strutture metalliche, Ahrcos delle opere edili e Maspero Elevatori della realizzazione della cabina). L’ascensore, realizzato in vetro e metallo e posizionato all’interno del fornice XXVII, raggiunge la galleria tra il II e III ordine, spazio restituito alla fruizione dopo un lungo restauro, con finalità conservative e di messa in sicurezza, oggi dotato di un sistema di illuminazione che valorizza le strutture, le superfici intonacate e i graffiti, e di un allestimento didattico che facilita l’esperienza di visita.
Il nuovo ascensore del Colosseo
L’IMPEGNO PER L’ACCESSIBILITÀ
Ci sono voluti cinque anni, come sottolinea Patrignani, “per far sì che una poderosa struttura di ferro e cristallo potesse dare gioia a milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo”. Nei prossimi mesi si continuerà a lavorare su infrastrutture che favoriscano l’accessibilità, con la realizzazione di un montascale per accedere al III ordine. All’interno dell’Anfiteatro Flavio, un montacarichi già collega la cavea con i sotterranei, mentre il Parco mette a disposizione diversi ascensori, all’ingresso della Salara Vecchia, all’altezza della Curia Iulia al livello di via dei Fori Imperiali e all’interno del Museo Palatino. Per la prima volta, però, tutti potranno raggiungere agilmente il III ordine dell’anfiteatro, apprezzando dall’alto la magnificenza dell’impresa architettonica datata al I secolo d.C.: “Credo che il Colosseo sia un simbolo del patrimonio culturale della nazione italiana: garantire la qualità dei suoi servizi e quindi l’accessibilità penso sia una sorta di biglietto da visita dell’Italia in tutto il mondo”, ha chiosato Sangiuliano.
Livia Montagnoli
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