Le linee guida del Ministero per riprodurre i beni culturali. La misura spiegata dall’avvocato
Il Ministero della Cultura ha da poco emanato le linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per l’uso dei beni culturali. Cosa comporterà questa misura? L’avvocato Gilberto Cavagna di Gualdana ce lo spiega

Lo scorso 11 aprile 2023 il Ministro della Cultura ha adottato nuove “Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura statali” (di seguito, le “Linee guida”), ai sensi e per gli effetti dell’articolo 108 co 6 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e succ. modifiche (di seguito anche solo “CBC”), che definiscono gli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi di concessione richiesti ai singoli richiedenti per l’uso di spazi e la riproduzione dei beni culturali in consegna ad istituti e luoghi della cultura dello Stato, sempre previa verifica di compatibilità della destinazione d’uso della riproduzione con il carattere storico-artistico dei medesimi beni culturali (D.M. 161 11/04/2023). Precisando che eventuali convenzioni o accordi già stipulati con soggetti terzi, ove prevedano canoni o corrispettivi inferiori a quelli indicati nella Linee Guida, dovranno comunque essere oggetto di adeguamento.

Il David di Michelangelo
LE LINEE GUIDA PER LA RIPRODUZIONE DEI BENI CULTURALI
Le Linee Guida sono state redatte a fronte di studi e approfondimenti con gli uffici e gli istituti interessati, tenendo conto delle proposte formulate nell’ambito di incontri con alcuni portatori di interessi, tra i quali l’Associazione delle Italian Film Commissions. Ai fini della determinazione dei canoni di concessione in uso degli spazi e/o dei corrispettivi di riproduzione, le Linee Guida individuano due diverse tipologie di concessioni: A. riproduzione di beni; B. uso degli spazi; a loro volta suddivise in dodici macro-prodotti: 1. stampe fotografiche; 2. immagini digitali; 3. Videoclip; 4. Diapositive; 5. Fotocolor; 6. microfilm (duplicazione); 7. ingrandimento da microfilm; 8. Fotocopie; 9. Scansioni; 10. spazio in consegna al concedente; 11. riprese video, cinematografiche e televisive; 12. servizi fotografici.

Caravaggio, Bacco
LA RIPRODUZIONE DEI BENI CULTURALI: COME FUNZIONA
Per quanto riguarda le riproduzioni, il documento distingue tra le riproduzioni a scopo non lucrativo o per finalità non commerciali da un lato (tra cui rientrano le riproduzioni richieste o eseguite da privati per uso personale o per motivi di studio, ovvero da soggetti pubblici o privati per finalità di valorizzazione, di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale ,ex art. 108, commi 3 e 3-bis, del CBC), per le quali i richiedenti sono comunque tenuti ad un rimborso delle spese sostenute dall’amministrazione concedente)- e quelle a scopo lucrativo o per finalità commerciali dall’altro (come nel caso di riproduzioni richieste o eseguite da destinare alla vendita sul mercato o per la promozione della propria immagine, del nome, del marchio, del prodotto o attività, per le quali sono dovuti specifici compensi basati su specifici coefficienti a seconda del mezzo, della quantità/tiratura). Sono previste tariffe specifiche anche per gli NFT. Le tariffe ovviamente non comprendono gli eventuali diritti dei terzi connessi alla fornitura e alla riproduzione delle medesime immagini, che devono essere separatamente quantificati e liquidati agli eventuali titolari del diritto d’autore. Quanto all’uso degli spazi, le tariffe tengono conto dello scopo individuale o privato, sia esso per finalità lucrative / commerciali o meno, nonché delle caratteristiche dei luoghi, oltre che specifiche ipotesi particolari, come ad esempio in caso di riprese effettuate con droni.

Michelangelo, Tondo Doni (dettaglio)
RIPRODUZIONE DEI BENI CULTURALI. ALCUNE CONSIDERAZIONI
Sulla base delle Linee Guida, ciascun ente adotterà un apposito tariffario e, proprio in considerazione delle specificità e delle peculiarità dei beni in consegna, potrà prevedere canoni e corrispettivi superiori rispetto a quanto contenuto nelle linee medesime. Canoni e corrispettivi di ciascun ente dovranno essere pubblicati nei rispettivi siti istituzionali (anche nella sezione “Trasparenza”) e trasmessi alla Direzione generale competente per la raccolta e la successiva pubblicazione sulle rispettive sezioni presenti sul sito internet istituzionale del Ministero della Cultura. Il riconoscimento di un giusto compenso per l’utilizzo di beni culturali è una finalità meritoria e quanto mai opportuna per aiutare la conservazione e la valorizzazione di tali beni di tutti. Tuttavia, la previsione di elevati costi di rimborso per gli utilizzi non a scopo di lucro ha suscitato alcune perplessità e malumori negli studiosi, e rischia di pregiudicare la fruizione e diffusione della cultura. Da vedere; e forse, per tali utilizzi, da rivedere.
Gilberto Cavagna di Gualdana
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati