Capitale Italiana della Cultura 2026: lista delle 16 città candidate
Sono 16 le città che hanno presentato la loro “manifestazione di interesse” per aggiudicarsi il titolo per il 2026. Una commissione selezionerà una shortlist di 10 finaliste. E la vincitrice sarà proclamata entro il prossimo marzo
Agnone (Isernia), Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro; Alba (Cuneo), Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia; Bernalda (Matera), Ascolto. Mondo, Conoscenza e Mistero; Cosenza, Dai Sogni ai Segni; Gaeta (Latina), Blu, il Clima della Cultura; L’Aquila, L’Aquila Città Multiverso; Latina, Latina bonum facere; Lucca, Lucca 2026. Abitare la cultura; Lucera (Foggia), Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture; Maratea (Potenza), Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario; Marcellinara (Catanzaro), L’Incontro nel punto più stretto d’Italia; Rimini, Vieni oltre. Il futuro qui e ora; Treviso, I Sensi della Cultura; Unione dei Comuni Terre dell’Olio e del Sagrantino (Perugia), CulturaXBenessere; Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena), Valdichiana 2026, seme d’Italia; Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana (Arezzo), Il Cantico delle Culture, sono le città singole e unioni di comuni, abbinate ciascuna al proprio progetto, candidate a essere Capitale Italiana della Cultura 2026.
Capitale Italiana della Cultura 2026. L’iter delle città finaliste
Le 16 realtà hanno presentato la “manifestazione d’interesse” per aggiudicarsi il titolo: ora il proprio dossier di candidatura verrà valutato da “una Giuria di esperti che le esaminerà e selezionerà un massimo di dieci finaliste entro il 15 dicembre 2023”, come sottolinea una nota stampa del Ministero della Cultura. Il dossier di candidatura dovrà contenere il progetto culturale ideato ed elaborato dalle città, della durata di un anno, con cronoprogramma ed elenco delle singole attività previste, “oltre che la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria”. Le dieci città finaliste verranno convocate per le audizioni pubbliche entro il 14 marzo 2024 per presentare e approfondire il proprio progetto alla Giuria, mentre la proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024.
Il titolo di Capitale Italiana della Cultura
Il titolo è stato istituito nel 2014 dall’allora Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, a seguito della nomina di Matera a Capitale Europa della Cultura 2019: il titolo di Capitale Italiana della Cultura deriva quindi dalla scia e dall’entusiasmo dell’omonima iniziativa continentale: “troppe le idee interessanti da parte delle tantissime città del Paese che si sono candidate per diventare Capitale Europea della Cultura 2019. Purtroppo solo una potrà vincere, ma ci siamo resi conto che la progettualità e l’inventiva è vasta e così abbiamo pensato ad un concorso simile, ma annuale e aperto solo all’Italia”, commentava l’allora premier Enrico Letta. Dal 2015 a oggi, il titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015), Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma (2020 e 2021), Procida (2022), Brescia e Bergamo (2023), Pesaro (2024) e Agrigento (2025). La città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del progetto, trasformare le idee in un programma di azione e mettere in mostra, nel periodo di un anno, la propria ricchezza culturale e le proprie potenzialità di sviluppo.
Claudia Giraud
https://cultura.gov.it/
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