Il Museo Egizio di Torino a ingresso gratuito. La proposta del direttore Christian Greco
Collezione permanente a fruizione gratuita per tutti: è questo l’obiettivo che si prefigge Christian Greco per l’istituzione da lui diretta, su modello di alcuni grandi musei internazionali. Ma c’è già chi non la pensa come lui
Rendere il Museo Egizio di Torino gratuito entro il 2028. È questo l’obiettivo che si prefigge il suo direttore, Christian Greco, e condivisa durante un’audizione in Comune suscitando non poca sorpresa. Il modello adottato sarebbe quello di alcuni grandi musei internazionali, tra tutti il British Museum di Londra, le cui collezioni permanenti sono fruibili gratuitamente da tutti i target di pubblico. Un modello simile fu adottato per cinquant’anni anche dal Metropolitan Museum di New York che, a causa di problemi di bilancio, nel 2018 dovette rivisitare le regole di accesso passando dalla modalità “offerta libera” al pagamento di un ticket pari a 25 dollari. Tornando al Museo Egizio, questa iniziativa rientrerebbe nell’ambito delle celebrazioni per i duecento anni dall’istituzione, in programma nel 2024.
Il Museo Egizio di Torino gratis. La risposta degli Stati Generali del Patrimonio Italiano
Se da un lato la proposta di Christian Greco è stata accolta con entusiasmo – rientra da sempre nella visione del direttore l’obiettivo di fare del Museo Egizio un’istituzione inclusiva e accessibile –, dall’altra non sono mancate le perplessità, come quelle espresse dagli Stati Generali del Patrimonio Italiano, secondo cui si tratterebbe di “una proposta che rischia di essere dirompente per gli equilibri e la stabilità degli oltre 4 mila musei privati e pubblici italiani”. Questo perché “il sistema museale italiano non può prescindere dagli introiti della bigliettazione” e, aggiunge il presidente Ivan Drogo Inglese, “le strategie integrative alla bigliettazione sono già in uso da tempo nei più importanti musei italiani incluse il crowdfunding, le donazioni, il merchandising e le sponsorizzazioni”. Lo stesso Greco ha sottolineato infatti che si punterebbe su altri introiti, parlando di “fondi per la ricerca e laboratori”. Una prospettiva completamente diversa rispetto a quella incoraggiata dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, secondo cui il costo dei biglietti dei musei e dei monumenti italiani andrebbe addirittura aumentato.
Desirée Maida
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