Rigenerare i borghi italiani attraverso le imprese: le proposte ammesse dal Ministero della Cultura
Il progetto, che rientra nel Pnrr, punta a sostenere iniziative imprenditoriali per attivare progetti locali di rigenerazione. Ora non resta che smistare i fondi (fino a esaurimento scorte)
Sostenere l’impresa per rigenerare i piccoli borghi storici ed evitare lo spopolamento: è questo il cuore dell’Avviso Imprese Borghi del Ministero della Cultura, di cui è appena stata divulgata la graduatoria delle proposte ammesse. Ora non resta che procedere all’assegnazione delle risorse ai singoli progetti, fino a esaurimento fondi, secondo il punteggio riportato.
I quasi trecento borghi oggetto del bando del Ministero della Cultura
Il bando, che rientra nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, andrà quindi a favorire “il recupero del tessuto economico-produttivo” dei 294 borghi assegnatari con fondi per circa 200 milioni di euro. Parliamo di piccoli centri storici in tutto il Paese, da Isola del Gran Sasso d’Italia, in provincia di Aquila, a Castelmezzano e Pietrapertosa, nelle Dolomiti Lucane, da Montecreto, provincia di Modena, a Sutrio, in provincia di Udine.
Servizi e progetti selezionati dal bando per i piccoli centri storici
Le 3127 imprese e aziende selezionate, che toccano attività di tipologia molto varia dai bar alle aziende agricole, dalle lavanderie ai country club (a questo link la lista integrale), riguardano sia i servizi, rivolti a locali e turisti, sia i progetti di sostenibilità ambientale, dalla riduzione delle emissioni inquinanti e dei consumi allo smaltimento dei rifiuti e all’economia circolare. Tutto per “impedire lo spopolamento e dare una nuova anima a questi luoghi“, ha sottolineato il ministro Gennaro Sangiuliano.
Giulia Giaume
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