Tutti gli aeroporti italiani sono intitolati ad artisti e uomini di cultura. Che c’azzecca Berlusconi?

Abbiamo passato in rassegna i primi 30 scali italiani per numero di passeggeri andando ad analizzare a quali personaggi sono stati dedicati. La lista dimostra come una intitolazione a Silvio Berlusconi di Malpensa sia una sciocchezza

Come molti, avendo letto la notizia dell’imminente intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi ho pensato ad uno scherzo. Non solo perché mi sembrava inverosimile che si procedesse verso una scelta così divisiva, ma soprattutto perché mi pareva assai irrituale un’intitolazione così ingombrante a solo un anno dalla morte di un personaggio pubblico. In questi casi infatti si fa molta attenzione ad osservare la regola dei 10 anni, un periodo lungo ma congruo e rispettoso di tutte le sensibilità. Intitolazioni frettolose invece, oltre che volgari, rischiano di fare un danno più che un omaggio alla figura che – a cadavere ancora caldo – si intende omaggiare. Insomma, una mossa provocatoria, controproducente per i fini che si pone e pure goffa.

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Davvero vogliono intitolare Malpensa a Silvio Berlusconi?

Ma quando si parla di mosse autolesioniste e goffe e di mezzo c’è la Lega coi suoi esponenti di spicco come il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, non c’è da sorprendersi nello scoprire che la notizia scherzo non era, bensì autentico progetto prossimo all’ufficializzazione. Incredibile ma vero. 
Ma l’intitolazione vi sembrerà ancora più incredibile passando in rassegna gli artisti, gli esploratori, i letterati, i grandi aviatori e maiuscoli militari a cui sono intitolati gli altri aeroporti italiani. Una intitolazione dello scalo di Malpensa a Silvio Berlusconi non è surreale solo di per se, ma è davvero lunare se paragoniamo a Malpensa le intitolazioni degli altri scali del paese. Abbiamo scorso rapidamente in rassegna i primi 30 aeroporti italiani e quello che emerge fa gelare il sangue. 

Gli aeroporti italiani intitolati ai grandi artisti

Partiamo dai più grandi, quelli nella top five dei più frequentati dai passeggeri assieme appunto a Malpensa. C’è l’aeroporto di Roma Fiumicino, il più grande d’Italia, che come noto è intitolato ad un genio come Leonardo Da Vinci. Poi c’è quello di Bergamo che ha nel suo nome il Caravaggio. Ma i grandi artisti che danno lustro alla storia e all’identità italiana (non va dimenticato che gli aeroporti sono assai frequentati da stranieri e turisti) sono molto diffusi nelle intitolazioni. C’è l’aeroporto di Falconara, il più importante delle Marche, che è intitolato a Raffaello Sanzio, mentre quello di Treviso si chiama “Antonio Canova“.
Insomma, avete capito quale è il livello delle intitolazioni? Ma andiamo avanti con i grandi scali. Il quarto in Italia è quello di Napoli che si chiama “Ugo Niutta”, un grande aviatore. E sempre a grandi personaggi dei cieli sono intitolati gli aeroporti di Roma Ciampino (Giovanni Battista Pastine), di Cagliari (Mario Mameli), di Pescara (Pasquale Liberi), di Brindisi (Orazio Pierozzi) e di Linate con l’inventore Enrico Forlanini.
Grandi esponenti delle arti, della cultura, della musica, del cinema, della scienza anche per gli aeroporti di Verona (Gaio Valerio Catullo), di Catania (Vincenzo Bellini), di Rimini (Federico Fellini), di Pisa (Galileo Galilei), di Bologna (Guglielmo Marconi) e di Crotone (il genius loci Pitagora). E poi ovviamente ci sono i grandi esploratori e navigatori cui vanno gli aeroporti di Firenze (Amerigo Vespucci), di Trieste (Pietro Savorgnan di Brazzà) e naturalmente di Genova con Cristoforo Colombo e di Venezia con Marco Polo.

Aeroporto di Venezia - Marco Polo
Aeroporto di Venezia – Marco Polo

Intitolare un aeroporto ad un politico. Non è la prima volta

Insomma niente uomini politici? Un politico nella lista c’è e gli hanno intitolato l’aeroporto di Torino, si tratta di Sandro Pertini. Così domani avremo due politici che potranno vantare aeroporti intitolati: Sandro Pertini e Silvio Berlusconi. Ripeto: Sandro Pertini e Silvio Berlusconi. Ma forse la cosa che potrà farvi ulteriormente arricciare il sopracciglio sarà mettervi nei panni delle tante decine migliaia di passeggerei che ogni anno voleranno da Palermo Punta Raisi alla Lombardia decollando dall’Aeroporto Falcone e Borsellino per atterrare all’Aeroporto Silvio Berlusconi…
Non resta che appellarsi ai santi, ai beati e alla divina provvidenza sperando in un miracolo di buon senso favorito dai due personaggi cui sono rispettivamente intitolati gli aeroporti di Bari e di Perugia: Karol Wojtyla e San Francesco d’Assisi.

I nomi degli aeroporti sono una cosa seria

Al di là delle facezie, come si evince dalla lista la denominazione degli aeroporti non ha mai portato a esiti squallidamente di parte come in questo caso e non si è mai discostata da una scelta o identitaria, o di autentico omaggio a figure indiscutibili o – cosa non secondaria – di marketing territoriale (non a caso gli aeroporti del nord della Sardegna, che non abbiamo citato, si riferiscono nei loro nomi commerciali alle vicine spiagge, coste e riviere). Malpensa è il secondo aeroporto italiano per numero di passeggeri, ma il primo per arrivo di investitori e business men dall’estero: accoglierli con una toponomastica forzata e stridente non è solo squallido e patetico, può essere anche dannoso per l’immagine del paese.

Massimiliano Tonelli

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Massimiliano Tonelli

Massimiliano Tonelli

È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Direttore editoriale del Gambero Rosso dal 2012 al 2021. Ha moderato e preso parte come relatore a…

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