Cercasi curatore per il Padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia del 2026. Uscito il bando
C'è tempo fino al 15 aprile 2025 per presentare una proposta che preveda il coinvolgimento di un numero massimo di tre artisti che affrontino "esperienze e ricerche innovative" in un progetto che restituisca una visione "particolarmente innovativa e non convenzionale"
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Habemus bando: la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha indetto la selezione – che, come nelle corde del mandato Giuli, torna a essere dichiaratamente internazionale – del prossimo curatore o curatrice del Padiglione Italia alla 61. Biennale di Venezia. Questa, come sappiamo da dicembre scorso, sarà curata dalla direttrice dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa di Città del Capo, Koyo Kouoh.
Una proposta curatoriale “non convenzionale” per la Biennale Arte 2026
Obiettivo dell’avviso pubblico, aperto dal 27 febbraio 2025, è selezionare una proposta curatoriale per l’immenso spazio delle Tese delle Vergini, in Arsenale, che “racconti la contemporaneità del nostro Paese nel campo delle arti visive, all’interno del costruttivo confronto internazionale che la Biennale di Venezia propone sullo scenario artistico da più di un secolo“, e restituisca una visione che sia “particolarmente innovativa e non convenzionale del panorama dell’arte italiana contemporanea, sia dal punto di vista creativo sia dei contenuti”.
Il curatore o la curatrice, italiani o stranieri, dovranno presentare un’indagine sulle ricerche e sulle pratiche artistiche contemporanee italiane, confrontandosi con le questioni più urgenti della società e della cultura italiane e stimolare “un dibattito a livello nazionale e internazionale“, come già accaduto per l’amatissimo e odiatissimo Padiglione Italia 2024 del duo curatore-artista Luca Cerizza/Massimo Bartolini.

Le coordinate del bando per il curatore del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2026
Come già nelle passate edizioni, e in linea con gli altri padiglioni nazionali, si punta a sostenere un progetto curatoriale che preveda il coinvolgimento di un numero massimo di tre artisti, che affrontino con le loro opere “esperienze e ricerche innovative, anche attraverso percorsi interdisciplinari e multimediali“. Con una precisazione: la selezione terrà conto dell’impatto ambientale e della sostenibilità dei materiali utilizzati nell’allestimento del Padiglione.

La procedura in due fasi del bando per la curatela del Padiglione Italia 2026
Come sempre, due sono le fasi: la prima è quella della presentazione delle domande di partecipazione con cv, lettera motivazionale e una prima idea progettuale. Sulla base delle domande, la Commissione – presieduta dal commissario del Padiglione Italia e composta dal direttore generale Creatività Contemporanea, dal presidente del CTS per l’arte e l’architettura contemporanee e da tre personalità di alto profilo – sceglierà 10 candidati papabili (senza graduatoria) che dovranno inviare entro 45 giorni un dossier progettuale con tutti i dettagli del progetto espositivo, delle tempistiche e delle spese previste.
Si passa quindi alla seconda fase, in cui le proposte sono valutate dalla Commissione secondo i criteri del bando, ma anche fattibilità, impatto ambientale, budget (sempre avvantaggiato chi dimostrerà di portare sponsor e patron), competitività internazionale e coerenza complessiva. A quel punto c’è la terna finale, che il DGCC e il commissario sottopongono al ministro: infine sta a Giuli, sentito il commissario, selezionare la proposta e affidare l’incarico.
C’è tempo fino al 15 aprile 2025, ore 12 italiane, per presentare le candidature tramite Portale Bandi della DGCC, per ora non ancora attivo.
Giulia Giaume
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