Da galleria a… vintage bike. Succede a Roma
Una delle più piccole gallerie d’arte italiane, Opera Unica Gallery, nel cuore dell’antico quartiere ebraico di Roma, ha inaugurato un nuovo corso e rinnovato il look, trasformandosi in “Opera Unica: Bicicletta – Noleggio – Officina – Arte”.
Il progetto Opera Unica – Vintage Bike è un esperimento unico nel suo genere, un piccolo spazio ma dai grandi propositi, un luogo dove si fondono insieme l’amore per le due ruote e l’arte contemporanea. Gestito da Salvatore Savoca e dai fratelli Claudio e Fabio Andreoli, a Opera Unica – Vintage Bike si respira un’aria rétro: l’originale pavimento a lastroni di pietra e il soffitto in tavole lignee rendono speciale l’officina. Un luogo accogliente ed elegante dove ti viene offerto un caffè fatto con la classica moka, da gustare in un’aria di altri tempi, circondati da arte, telefoni a disco e radioline portatili d’epoca.
Per la prima volta il connubio arte e biciclette trova un luogo dove esprimersi: progettare e costruire una bici unica, riparare o comprare una bici “vintage”, noleggiare (a prezzi “democratici”) una bici dagli Anni Quaranta o Settanta. L’occasione per rivivere lontane emozioni, godendosi un unico e suggestivo giro per la città eterna.
Ma non è finita qui: Opera Unica rimane dedita all’arte contemporanea. Come ribadisce Salvatore Savoca: “Si tratta di un luogo di esposizione, costruzione e produzione di una nuova idea di arte contemporanea. Alla base di questo progetto vi è l’idea che l’arte contemporanea abbia bisogno di visibilità e vada dunque portata dove c’è la gente. Inoltre, non possiamo prescindere dal considerare che la bicicletta è un’invenzione meccanica che da Leonardo giunge fino a noi, passando per Duchamp e segnando tutto il Novecento”. Come è noto, Duchamp nel suo primo ready made, del 1913, montò una ruota di bicicletta con la forcella capovolta su uno sgabello da cucina. Dunque anche una bicicletta, ben fatta, un oggetto di design con le sue forme fluide e funzionali, è in grado stare al fianco di un’opera d’arte. “Qui trattiamo arte e biciclette come due ingredienti dello stesso livello”, continua Claudio Andreoli, “che, come in un esperimento alchemico, abbiamo messo nella stessa provetta”.
Al momento a Opera Unica sono esposti proprio i lavori dell’architetto e artista Claudio Andreoli: pitture, tracce, scavi, graffiti, solchi , macchie, rilievi, incisioni o abrasioni su piccole lastre dove sono presenti sagome di figure umane, anime, presenze, al limite tra figura e astrazione.
Sulle mensole sono appoggiati lavori d’arte, accessori, arnesi e libri tra i quali troneggia La ciclopedia. Icone e design della bicicletta (Ippocampo Edizioni); perché la bicicletta è un pezzo di storia del design e della modernità. Come ben ricorda Savoca: “Oggi la bici è un mezzo funzionale, ma le prime bici nascono da progetti geniali”. Proprio in Italia, a cavallo tra Otto e Novecento, la bici non era solo un mezzo di locomozione ma esprimeva, soprattutto, un diffuso senso di modernità. Nel Novecento la bicicletta diviene democratica e quell’aura di romanticismo, che avvolge le due ruote, giunge intatta fino ad oggi, aiutandoci a rallentare la frenesia della nostra vita e a guardare il mondo sotto un altro punto di vista.
Opera unica è una sfida, un omaggio alla bellezza delle due ruote made in Italy, guarnito con le espressioni più fresche dell’arte contemporanea.
Da settembre il progetto Vintage Bike avrà anche un’altra sede, più grande e ancora più accogliente, sempre all’interno di una galleria. Sull’Isola Tiberina sarà aperta Isola Gallery – Rome New York – Art Foundation, un luogo su due piani, ricco di storie, dove opere d’arte e biciclette avranno ancora più spazio.
Martina Adami
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati