Sesso al femminile. L’arte di Apollonia Saintclair
La sua identità resta un mistero, ma i suoi disegni stanno facendo il giro del web. Dedicati a un universo femminile esplicitamente erotico, gli inchiostri di Apollonia Saintclair sono un inno al piacere, ben lontano da qualsiasi censura.
EROTISMO INCANDESCENTE
“L’inchiostro è il mio sangue” è l’indovinato motto con cui Apollonia Saintclair si pubblicizza sul web e di conseguenza altrove. Ma su questa figura, abilissima nel rappresentare situazioni ultraerotiche, spesso anche incandescentemente esplicite, permane molto mistero. Appare evidente che si tratti di uno pseudonimo, scelto con buona attenzione mediatica. Di sé, infatti, Apollonia rivela molto poco. Dice di vivere in Europa, di cui preferisce il clima culturale in contrapposizione al Nuovo Mondo, che considera sempre troppo puritano. Afferma di aver cominciato a disegnare professionalmente solo nel 2012; prima, la sua ambizione era soprattutto scrivere; ma solo in quel momento, uscendo da non meglio definite traversie esistenziali, avrebbe capito che con un disegno poteva in modo soddisfacente condensare un’intera storia. Da allora inonda sistematicamente, con prolificità instancabile e davvero sorprendente, i suoi canali di trasmissione sociale – soprattutto Tumblr, ma anche Instagram, Behance, naturalmente Facebook (che però censura volentieri le sue immagini) e pure Society6 (dove, sotto l’insegna di nuovo azzeccata Not a day without temptation, riesce a vendere malandrine art print, t-shirt, canottiere, cuscini, borse, teli e custodie per iPhone e iPod) – così coltivandosi una audience entusiasta e arrapata worldwide.
FANTASIE ESPLICITE
Peraltro la materia dei suoi inchiostri è la merce che da sempre si vende meglio al mondo (insieme col cibo): il sesso. Puro e semplice. Anzi, no: torbido e complicato. Le immagini di Apollonia Saintclair sono infatti un catalogo infinito di fantasie sessuali rese esplicite. Soprattutto femminili, profondamente femminili. Sarà per questo che il suo pubblico è ampiamente di donne, che si riconoscono accese e languide in ciò che vedono; e sarà per questo che si ritiene Apollonia una disegnatrice di sincera e sopraffina impudicizia. Le sue nitide e potenti immagini in bn – ispirate dichiaratamente a Milo Manara e ancor di più all’inarrivabile Moebius di Griffes d’ange per la forma e poi, per i contenuti, a maestri della letteratura erotica e fantastica quali Maupassant, Flaubert, Henry Miller, Anaïs Nin, Borges, Lovecraft, Richard Matheson, Frank Herbert – mettono in scena in modo esclusivo donne intente solo a dare e darsi piacere, in tutte le salse immaginabili e inimmaginabili (un po’ di surrealismo non fa mai male); e non poche di tali dense inquadrature hanno davvero il potere di scuotere anche le vecchie pellacce.
UN’IDENTITÀ MISTERIOSA
Siamo di fronte a una vera maestà dell’immaginario erotico. Ma da alcune sue dichiarazioni, rilasciate qua e là su di sé e sul proprio lavoro, diverse ambiguità insinuano il dubbio e poi rinsaldano la convinzione che Apollonia non sia affatto una donna come vuole far credere, ma un maschietto molto ma molto vispo. Un abilissimo Banksy dell’ossessione carnale.
Ferruccio Giromini
http://apolloniasaintclair.tumblr.com/
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #32
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