Avevamo lasciata Chiara Parisi parlando, il mese scorso, del suo addio dopo cinque anni alla direzione de La Monnaie di Parigi, dove era giunta dopo aver diretto dal 2004 al 2011 il Centre international d’art et du paysage de l’île de Vassivière, sempre in Francia. Ora ritroviamo la curatrice italiana a Roma, in un luogo per la verità dove non le toccherà recidere del tutto i legami che da oltre 10 anni la vedono francese di adozione: ovvero all’Accademia di Francia a Roma, a Villa Medici. Dove peraltro ritorna, essendo stata già curatrice fra il 2000 e il 2003, con il ciclo di mostre La Folie de la Villa Médicis. Questa dunque la novità, presentata stamane – 14 dicembre – dalla direttrice di Villa Medici Muriel Mayette-Holtz: una prospettiva diversa e sempre più aperta all’arte d’oggi, con un nuovo ciclo di mostre dedicate da febbraio 2017 alla creazione contemporanea e affidate appunto alla curatela di Chiara Parisi. Saranno celebrate le più significative artiste internazionali a cominciare da Annette Messager, vincitrice nel 2016 del Praemium Imperiale, seguita da altre ugualmente eccezionali che vedranno protagoniste Elizabeth Peyton, Camille Claudel e Tatiana Trouvé.
PARIGI, MADRID, TOKYO
Chiara Parisi curerà inoltre la mostra collettiva annuale dei borsisti dell’Accademia: le cui opere saranno in seguito esposte a Parigi, in settembre, assieme ai lavori degli artisti in residenza alla Casa de Velázquez di Madrid e alla Villa Kujoyama di Kyoto, nell’ambito del festival ¡Viva Villa!, curato da Cécile Debray e Federico Nicolao. Ma la programmazione illustrata oggi è molto ampia e variegata: torneranno i Giovedì della Villa, divenuti un appuntamento imprescindibile della vita culturale romana, che vedranno il coinvolgimento diretto anche dei borsisti della Villa, che avranno l’occasione di presentare i propri lavori, ma anche di invitare grandi personalità della creazione contemporanea e della ricerca. E torneranno gli appuntamenti di Art Club-Villa Medici, a cura di Pier Paolo Pancotto, con 5 percorsi inediti che vanno da Cy Twombly a Pier Paolo Calzolari. Il progetto, nato nel 2016, è incentrato sulla creazione contemporanea in tutte le sue articolazioni espressive e semantiche.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati