I dimenticati dell’arte. Juana Romani, la modella pittrice
È stata una testimonial pubblicitaria prima ancora che questo ruolo esistesse. Ma soprattutto è stata una pittrice di grande successo, pioniera delle questioni di genere
![I dimenticati dell’arte. Juana Romani, la modella pittrice](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Victor-Prouve-Ritratto-di-Juana-Romani-1884.-Saint-Dizier-Musee-municipal-1024x849.jpg)
Da modella a pittrice, con un occhio sempre attento a un universo femminile popolato di bambine e donne mature, cortigiane e figure mitologiche. La storia di Juana Romani (Velletri, 1867 – Suresnes, 1923) è un’avventura che si svolge tra l’Italia e la Francia, ricca di colpi di scena che hanno reso questo personaggio una sorta di emblema della vita professionale di un’artista all’alba del Novecento.
LA STORIA DI JUANA ROMANI
Nata a Velletri nel 1867 con il nome di Giovanna Carolina Carlesimo, è figlia dei due braccianti agricoli Manuela Schiavi e Giacinto Carlesimo: poco dopo la nascita, il padre abbraccia il brigantaggio e abbandona la madre, che si intreccia una relazione con Temistocle Romani, uno dei ricchi proprietari terrieri per i quali lavorava. Nel 1877 la nuova coppia e Carolina si trasferiscono a Parigi, dove si erano stabiliti da tempo alcuni parenti di Manuela nel quartiere di Montparnasse, per svolgere l’attività di modelli per artisti come Auguste Rodin. Così, mentre Temistocle suona musica nei caffè e Manuela fa la sarta, a 16 anni Giovanna comincia a posare con lo pseudonimo di Juana Romani. Brillante e amabile, Juana conquista i favori di diversi artisti come Alexandre Falguière, che la ritrae nel dipinto Diane Chasseresse (1882), Louis-Joseph-Raphaël Collin che la immortala in Intimité, ma soprattutto Jean-Jacques Henner e Ferdinand Roybet, del quale sarà musa e compagna di vita.
![Juana Romani, Ritratto di donna su sfondo rosso, 1902. Sarasota, The Ringling Museum](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-Ritratto-di-donna-su-sfondo-rosso-1902.-Sarasota-The-Ringling-Museum.jpg)
Juana Romani, Ritratto di donna su sfondo rosso, 1902. Sarasota, The Ringling Museum
JUANA ROMANI E LA PITTURA
Grazie agli insegnamenti di Henner e Roybet, Juana comincia a dipingere a 19 anni, e partecipa per la prima volta al Salon nel 1888 con Gitane: è l’inizio di una luminosa e inarrestabile carriera. La sua pittura si concentra soprattutto sul ritratto femminile di signore dell’alta società parigina, come la principessa Joachim Murat, la duchessa di Palmella o la contessa di Briche, ai quali si aggiungono opere a tema mitologico o letterario, esposte regolarmente nei salon. Anche molti critici la appoggiano: nel 1896 Louis Gonse in Le Monde moderne scrive: “Questa giovane e simpatica artista mi perdoni di dirle senza perifrasi che io la trovo più capace di M. Roybet stesso”, mentre un suo collega sottolinea che “Juana Romani, allieva di Henner e di Roybet, ha preso a uno i suoi divini colori, all’altro il brio e il disegno ampio”. In uno dei suoi dipinti più noti, Mina da Fiesole (1899), affronta addirittura la questione di genere, attribuendo un nome femminile a un artista del passato, Mino da Fiesole. Regina dei salotti parigini insieme al suo compagno Ferdinand Roybet, Juana conosce e frequenta personaggi come Antoine Lumière, al quale insegna pittura, e Giovanni Boldini. La sua notorietà di artista la trasforma in “testimonial” ante litteram di prodotti commerciali, come il vino di Angelo Mariani, fatto con la coca del Perù (la bevanda, dopo un successo planetario, sarà considerata nociva per la salute e tolta dal mercato nel 1913), i colori Lefranc e i profumi della Lenthéric, mentre una sua opera viene scelta come affiche pubblicitaria per i grandi magazzini Samaritaine.
![Bellingard, Ritratto di Juana Romani, 1903 ca.. Parigi, Bibliothèque Marguerite Durand](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Bellingard-Ritratto-di-Juana-Romani-1903-ca..-Parigi-Bibliotheque-Marguerite-Durand.jpg)
Bellingard, Ritratto di Juana Romani, 1903 ca.. Parigi, Bibliothèque Marguerite Durand
JUANA ROMANI DAL SUCCESSO ALLA MALATTIA
Partecipa all’Esposizione Universale nel 1900 e alla Biennale di Venezia nel 1901: nello stesso anno si reca in visita ufficiale al suo paese natale, Velletri, dove viene accolta in pompa magna, insieme ai suoi illustri accompagnatori: Lumière, Roybet, il poeta Trilussa, lo scultore Ernesto Biondi e il deputato Giacinto Frascara. Purtroppo nel 1903 Juana comincia a soffrire di crisi psicotiche che le impediscono di proseguire il suo lavoro, attribuite dal suo amico giornalista Jacopo Caponi al fatto di non sentirsi apprezzata in Italia ma solo in Francia. Di fatto la malattia si aggrava rapidamente: nel 1906 Juana viene rinchiusa nella Maison de Santé d’Ivry-sur-Seine, vicino a Parigi, e da allora trascorre i suoi giorni internata, fino alla morte.
Di recente Juana Romani è stata protagonista di due antologiche: la prima era intitolata Juana Romani. La petite italienne, presso il convento del Carmine a Velletri (2017) e la seconda Juana Romani (1867-1923), modèle et peintre. Un rêve d’absolu al Musée Roybet Fould di Courbevoie, nel 2021. La memoria dell’artista è custodita presso l’archivio Romani.
– Ludovico Pratesi
https://www.archivioromani.it/
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![Edmond Bénard, Juana Romani nell’atelier di rue du Mont-Thabor, 1893. Parigi, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Edmond-Benard-Juana-Romani-nellatelier-di-rue-du-Mont-Thabor-1893.-Parigi-Musee-des-Beaux-Arts-de-la-Ville-de-Paris-768x576.jpg)
![A.R., Caricatura di Juana Romani, 1902. Velletri, Archivio Romani](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/A.R.-Caricatura-di-Juana-Romani-1902.-Velletri-Archivio-Romani-768x1114.jpg)
![Alexandre Falguière, Nymhe Chasseresse, 1888. Toulouse, Musée des Augustins](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Alexandre-Falguiere-Nymhe-Chasseresse-1888.-Toulouse-Musee-des-Augustins-768x1137.jpg)
![Bellingard, Ritratto di Juana Romani, 1903 ca.. Parigi, Bibliothèque Marguerite Durand](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Bellingard-Ritratto-di-Juana-Romani-1903-ca..-Parigi-Bibliotheque-Marguerite-Durand-768x1083.jpg)
![Braun & Cie, Portrait de Emmanuella de Luyne (da Juana Romani), 1903. Velletri, Archivio Romani](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Braun-Cie-Portrait-de-Emmanuella-de-Luyne-da-Juana-Romani-1903.-Velletri-Archivio-Romani-768x1032.jpg)
![Jean Jacques Henner, Ritratto di Juana Romani. Mosca, State Museum of Modern Western Art](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Jean-Jacques-Henner-Ritratto-di-Juana-Romani.-Mosca-State-Museum-of-Modern-Western-Art-768x1101.jpg)
![Juana Romani, Bella Donna, 1894. Parigi, collezione privata](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-Bella-Donna-1894.-Parigi-collezione-privata-768x973.jpg)
![Juana Romani, Joven Oriental (Bohémienne), 1892. Buenos Aires, Museo Nacional de Bellas Artes](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-Joven-Oriental-Bohemienne-1892.-Buenos-Aires-Museo-Nacional-de-Bellas-Artes-768x1160.jpg)
![Juana Romani, Judith, 1890. Londra, Katz Gallery](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-Judith-1890.-Londra-Katz-Gallery-768x1058.jpg)
![Juana Romani, La Fille de Théodora, 1893. Parigi, collezione privata](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-La-Fille-de-Theodora-1893.-Parigi-collezione-privata-768x988.jpg)
![Juana Romani, Maria Maddalena. Londra, collezione privata](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-Maria-Maddalena.-Londra-collezione-privata-768x966.jpg)
![Juana Romani, Mina da Fiesole, 1899. Roma, Galleria Berardi](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-Mina-da-Fiesole-1899.-Roma-Galleria-Berardi-768x982.jpg)
![Juana Romani, Ragazzo con gli orecchini, 1890 ca.. Courbevoie, Musée Roybet Fould](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-Ragazzo-con-gli-orecchini-1890-ca..-Courbevoie-Musee-Roybet-Fould-768x964.jpg)
![Juana Romani, Ritratto di donna su sfondo rosso, 1902. Sarasota, The Ringling Museum](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-Ritratto-di-donna-su-sfondo-rosso-1902.-Sarasota-The-Ringling-Museum-768x982.jpg)
![Juana Romani, Rosina, 1892. Collezione privata](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Juana-Romani-Rosina-1892.-Collezione-privata-768x959.jpg)
![Victor Prouvé, La Romani, 1886. Parigi, collezione privata](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Victor-Prouve-La-Romani-1886.-Parigi-collezione-privata-768x1169.jpg)
![Victor Prouvé, Ritratto di Juana Romani, 1884. Saint Dizier, Musée municipal](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/09/Victor-Prouve-Ritratto-di-Juana-Romani-1884.-Saint-Dizier-Musee-municipal-768x637.jpg)
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