Futuro Antico. Intervista all’artista coreano Lee Kun-Yong
Sull'interdipendenza tra creazione, corpo e luogo si può fondare il futuro dell'arte e dell'umanità. La parola all’artista d’avanguardia Lee Kun-Yong, che ha sfidato la repressione della libertà di espressione
Lee Kun-Yong (Sariwon, 1942) è noto per le sue performance che reinterpretano il modo in cui il corpo e i suoi movimenti possono essere compresi nel corso del tempo. L’artista ha coltivato la sua pratica altamente sperimentale negli Anni ’70, quando la legge marziale e l’autoritarismo rappresentavano un grave attacco ai diritti civili e alla libertà di espressione in Corea del Sud. Lee ha conseguito una laurea in Belle Arti presso l’Università Hongik di Seoul nel 1967 e una laurea magistrale in educazione artistica presso l’Università Keimyung di Daegu nel 1982. È considerato una figura chiave dell’avanguardia coreana, ed è stato uno dei membri fondatori del gruppo di artisti Space and Time.
Tra le mostre collettive più importanti a cui ha partecipato ci sono la Biennale di Parigi nel 1973, la Biennale di San Paolo nel 1979, la Biennale di Gwangju nel 2000 e la Biennale di Busan nel 2014. Uno dei suoi lavori più famosi è la serie Bodyscape, in cui si avvicina alle sue tele da diverse angolazioni e utilizza la pittura per registrare i movimenti del suo corpo. Oggi, Lee continua a lavorare su serie iniziate nei primi anni della sua carriera. Gran parte del suo lavoro di performance in corso si occupa delle relazioni tra il suo corpo, il mezzo artistico scelto e gli spettatori delle sue opere. L’artista vive e lavora a Seoul.
Intervista a Lee Kun-Yong
Quali sono i tuoi riferimenti ispirazionali nell’arte?
L’interdipendenza tra creazione e vita.
Incanti, il settimanale sul mercato dell'arte Informazioni, numeri, tendenze, strategie, investimenti, gallerie e molto altro.
Render, il bisettimanale sulla rigenerazione urbana Nuovi progetti, tendenze, strategie virtuose, storie da tutto il mondo, interviste e molto altro.
Quale progetto ti rappresenta di più? Puoi raccontarci la sua genesi?
La mia serie di Bodyscape, disegni del corpo ed eventi corporei (performance).
Gli esseri umani pensano, si muovono ed esistono sulla terra attraverso i loro corpi.
Gesù, Dio, è venuto a incontrare e comunicare con gli esseri umani attraverso lo stesso processo di vita corporea che attraversiamo noi.
Il corpo e la fisicità sono il fondamento di tutto su questa Terra.
Qual è l’importanza del Genius Loci nel tuo lavoro?
Il corpo è un oggetto concreto e ha bisogno di un luogo. Il corpo non può esistere senza un luogo. I corpi hanno una relazione straordinariamente ordinaria con i luoghi e lì nasce il significato del corpo. Pertanto, un corpo senza un luogo non può esistere e un luogo senza un corpo non ha significato.
Passato e futuro secondo Lee Kun-Yong
Quanto è importante il passato per immaginare e costruire il futuro?
Il futuro significa un altro luogo e un altro corpo. Il mondo anche è un altro luogo e evento corporeo. Questo evento cambia pensiero e atteggiamento. Mantenere gli atteggiamenti del passato è in contraddizione con questo pensiero.
Quale consiglio daresti a un giovane che desidera intraprendere la tua strada?
Dovresti essere in grado di vedere la relazione tra il corpo e il luogo così com’è. Non cercare deliberatamente di cambiare, superare o creare.
In un’epoca definita post-verità, il concetto di sacro ha ancora importanza e forza?
Il mondo ha superato il momento in cui “giocare sporco” era accettabile.
Anche se non è forse una definizione di “sacralità”, possiamo dire che la maggior parte di noi sa da dove proviene la fine del mondo. Se il gas velenoso della civiltà emesso dalla specie umana e la rottura dell’ordine naturale non si trasformano in estetica (verità) noi esseri umani ci estingueremo. Questo è quello che ho cercato di rappresentare nel 1978 con l’intervento Snail’s Gallop.
Come immagini il futuro? Potresti darci tre idee che pensi guideranno i prossimi anni?
Primo, il mondo virtuale dell’intelligenza artificiale rappresenterà un’altra crisi. Secondo, sarà necessaria la nascita di un’umanità post-etnica e post-nazionale. Terzo, la vita sulla Terra avrà bisogno di una solidarietà fisica interdipendente e di una ripresa.
Marco Bassan
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Marco Bassan
Curatore d’arte contemporanea, fondatore di Spazio Taverna. Ha curato progetti per istituzioni quali il MAECI, Fondazione CDP, CONAI, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Parco Archeologico dell’Appia. Nel 2023 ha consegnato la tesi di dottorato presso Roma Tre…