Chiara Bertola è la nuova direttrice della GAM di Torino
Nella settimana di Artissima, arriva la nomina della curatrice torinese – da oltre vent’anni impegnata con la Fondazione Querini Stampalia di Venezia – alla guida della prima Galleria Civica nata in Italia. A lei il compito di guidarla verso un rilancio che dovrà essere anche strutturale
Parla di “una professionalità con una solida esperienza nella gestione di istituzioni museali” il Presidente della Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, nell’esprimere soddisfazione per la nomina di Chiara Bertola a direttrice della GAM di Torino (a un mese da un’altra nomina attesa nell’ecosistema museale torinese: Francesco Manacorda alla direzione del Castello di Rivoli). E a ragione, considerando il curriculum della curatrice torinese, classe 1961, da oltre vent’anni impegnata al progetto di arte contemporanea Conservare il Futuro della Fondazione Querini Stampalia di Venezia (esperienza condensata nel libro omonimo, di cui Bertola è autrice, pubblicato di recente da Bruno editore).
Chi è Chiara Bertola
Dal 1996 a 1998 Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, dal 2014 socia fondatrice della Venice Gardens Foundation di Venezia con il compito di restaurare giardini e farvi crescere l’arte, ma anche ideatrice e curatrice del Premio FURLA per giovani artisti italiani dal 2000 al 2015, curatrice del Padiglione Venezia” della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e della XV Quadriennale di Roma, e già direttrice artistica dell’Hangar Bicocca di Milano dal 2009 al 2012, Bertola “rientra” a Torino dopo molteplici esperienze di respiro internazionale, come la curatela del Progetto Ars Aevi per la costituzione del Nuovo Museo di Arte Contemporanea di Sarajevo. Al contempo ha curato diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui quelle di Marisa Merz, Giovanni Anselmo, Michelangelo Pistoletto, Elisabetta Di Maggio, Mona Hatoum, Haris Epaminonda, Giulio Paolini, Lothar Baumgarten, Joseph Kosuth, Roman Opalka, Maria Teresa Sartori, Paolo Icaro, Christian Boltansky, Hans Peter Feldmann, Ilya&Emilia Kabakov, Georges Adeagbo, Remo Salvadori, Kiki Smith, Maria Morganti, Jimmie Durham. Del 2008 è invece il libro Curare l’arte, dedicato proprio alla figura del curatore.
Chiara Bertola alla direzione della GAM di Torino
L’incarico alla direzione della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che fa seguito al pensionamento di Riccardo Passoni, è stato conferito all’unanimità dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei, previa selezione dei candidati finalisti da parte della Commissione esterna costituita da Sylvain Bellenger (Direttore Generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte), Elena Filipovic (Direttrice della Kunstmuseum Basel), Lorenzo Giusti (Direttore della GAMeC di Bergamo), Chiara Parisi (Direttrice del Centre Pompidou-Metz) e Alberto Salvadori (Magazzino Italian Art New York e Direttore ICA Milano). Ora a Bertola spetterà il compito di “garantire il cambiamento necessario ad affrontare le future sfide della GAM”, spiega Broccio, focalizzando l’impegno oltre la naturale inclinazione di un museo alla conservazione, tutela e attività di ricerca, per proporre la GAM come soggetto attivo e partecipato – orientato all’accessibilità e all’inclusione – nel ricco panorama delle istituzioni culturali di Torino. “Nel suo progetto” specifica ancora Broccio “Chiara Bertola ha dimostrato una profonda comprensione della specificità della nostra istituzione e di queste esigenze”. Le neodirettrice dovrà confrontarsi con la storia della prima Galleria Civica nata in Italia, che nella sede inaugurata il 31 ottobre del 1959 (sul luogo del padiglione di corso Siccardi, distrutto durante la Seconda Guerra mondiale) traslava le intenzioni del Museo Civico aperto al pubblico nel 1863, quando Torino fu la prima città dell’Italia unita a impegnarsi nella raccolta pubblica di arte moderna.
Oggi la collezione della GAM vanta oltre 45mila opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie, a cui si aggiungono una ricca collezione di disegni e incisioni e una tra le più importanti collezioni europee di film e video d’artista. Si affianca una programmazione di mostre temporanee dedicate ai grandi nomi dell’arte internazionale come ai talenti emergenti. In corso, fino ad aprile 2024, la monografica su Francesco Hayez.
Il futuro della GAM di Torino
Tra le sfide che Bertola dovrà affrontare, però, l’incognita più grande risiede proprio nelle prospettive di rilancio della storica istituzione: l’edificio che ospita la GAM necessita di una ristrutturazione, mentre è al vaglio del MiC il piano industriale per la riqualificazione completa del museo (un progetto da 27,5 milioni di euro). L’incarico della neodirettrice durerà quattro anni e potrà essere rinnovato per un ulteriore anno con decisione motivata sulla base di una valutazione positiva dei risultati ottenuti. In questo arco temporale Bertola dovrà dunque elaborare una strategia per la valorizzazione del museo con la definizione di un concept strutturale e culturale internazionale e innovativo, anche in considerazione delle peculiarità dell’edificio e dell’attesa intervento di riqualificazione della struttura, anche in ottica di migliorare i servizi al visitatore. “La GAM” sottolinea nel presentarsi alla guida del museo Bertola “è un’istituzione che rappresenta un’eredità culturale importante da sottolineare, accendere e riattivare con vitalità e uno sguardo rivolto al futuro, facendo emergere interpretazioni insolite. Assumo questo incarico consapevole della responsabilità del ruolo e onorata di portare avanti la sua storia e il lavoro di chi mi ha preceduto”.
Livia Montagnoli
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