Il grande artista Philippe Parreno diventa direttore (anzi “traduttore” artistico) dell’Okayama Art Summit

La prossima edizione della rassegna triennale, che ha esordito nel 2016 in Giappone per aprire una prospettiva sull’arte contemporanea internazionale, avrà luogo da settembre a novembre 2025. L’artista franco-algerino ne sarà direttore artistico; accanto a lui, Shimabuku, in un ruolo inedito

Nell’autunno 2025, l’Okayama Art Summit celebrerà la sua quarta edizione. La rassegna triennale nasceva infatti nel 2016 con l’intento di offrire all’arte contemporanea una vetrina che fosse al contempo punto di incontro, e dialogo, tra i diversi esiti internazionali della disciplina. A ospitarla, con la formula della manifestazione diffusa, la città giapponese di Okayama, sull’isola di Honshu, con il suo castello e il settecentesco giardino Korakuen, parco tra i più apprezzati e visitati del Giappone, noto per le sue ampie distese di prato. 

Korakuen Garden Okayama Giappone Il grande artista Philippe Parreno diventa direttore (anzi “traduttore” artistico) dell’Okayama Art Summit
Korakuen Garden, Okayama, Giappone

Philippe Parreno direttore artistico dell’Okayama Art Summit 2025

A testimoniare la qualità del progetto, finora gli organizzatori del summit ne hanno sempre affidato la direzione artistica ad artisti internazionali di primo piano, dall’edizione inaugurale affidata a Liam Gillick, passando per Pierre Huyghe, fino all’ultima prova, nel 2022, sotto la guida di Rirkrit Tiravanija. E, in scia con questa consuetudine, il direttore designato per l’Okayama Art Summit 2025 sarà Philippe Parreno (Orano, 1964; vive e lavora a Parigi), artista algerino naturalizzato francese, tra i più importanti esponenti della scena artistica contemporanea, presenza fissa nelle grandi manifestazioni internazionali, protagonista di mostre presso molti musei del mondo (tra le ultime uscite: Marilyn all’Espace Vuitton di Monaco di Baviera, 2023; Echo2: a Carte Blanche to Philippe Parreno alla Collezione Pinault di Parigi, 2022;in Giappone l’ultima monografica risale al 2019, con A Manifestation of Objects al Watari Museum di Tokyo)e particolarmente apprezzato anche dai collezionisti (qualche anno fa è stato grande star delle aste). Nel ruolo di direttore artistico, Parreno porterà la sua visione crossmediale dell’arte, che si nutre di scrittura e video, installazioni, performance e grafica, per riflettere sulla percezione del tempo e sul concetto di durata. 

Shimabuku Il grande artista Philippe Parreno diventa direttore (anzi “traduttore” artistico) dell’Okayama Art Summit
Shimabuku

Shimabuku e il ruolo del “traduttore” artistico

Per sua scelta, però, il Summit del 2025 introdurrà una nuova figura, quella del “traduttore artistico”, che lo affiancherà nel compito curatoriale, condividendo il senso e gli obiettivi del concept espositivo, per poi favorire lo scambio e la relazione con le altre parti in causa, dagli artisti coinvolti al pubblico. A ricoprire questo ruolo, considerato fondamentale da Parreno, sarà l’artista giapponese Shimabuku (Kobe, 1969), che in Giappone e nel mondo ha iniziato a farsi conoscere negli Anni Novanta, ideando installazioni e performance focalizzate proprio sulla possibilità di stabilire relazioni attraverso nuove forme di comunicazione, situazioni inaspettate che ribaltano la percezione, caratterizzate da un lirismo che non rinuncia all’ironia, e anzi ne trae linfa per sorprendere e incantare chi guarda. Artista-viaggiatore (recente protagonista di due mostre in Italia, a Milano e Bolzano), Shimabuku nutre la sua arte di incontri e aneddoti, senza paura di sconfinare nell’assurdo: alla base, sempre i valori dell’ascolto e dell’empatia; lo scambio di umanità. Per queste sue qualità, l’artista è stato designato “traduttore” del prossimo Summit, in programma dal 26 settembre al 24 novembre 2025. Nei prossimi mesi saranno svelati tema e artisti partecipanti. 

Livia Montagnoli

https://www.okayamaartsummit.jp/

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