Lo storico direttore del MoMA di New York si dimetterà l’anno prossimo
Dopo trent'anni alla guida del Museum of Modern Art, che sotto la sua guida ha raddoppiato le sue dimensioni e quintuplicato la dotazione, Glenn Lowry se ne andrà a settembre 2025. Lasciando uno spazio difficile da colmare
“È il momento giusto per pensare al futuro del museo e ho pensato, carpe diem. Tutte le cose che mi ero prefissato di fare 30 anni fa sono state realizzate o messe in atto in modo molto positivo“: così Glenn Lowry, storico direttore del MoMA – Museum of Modern Art di New York ha annunciato il suo ritiro, previsto per settembre 2025. La dichiarazione di Lowry, rilasciata in un’intervista al New York Times, arriva in vista della fine del suo attuale contratto, in scadenza a giugno, che però il museo era disposto a rinnovare (nonostante l’età ormai avanzata).
L’evoluzione del MoMA nei tre decenni di mandato di Lowry
Da quando è diventato, nel lontano 1995, il sesto direttore del Museum of Modern Art, Lowry ne ha supervisionato e guidato delle trasformazioni radicali, a cominciare dagli spazi fisici, che sono più che raddoppiati attraverso due monumentali campagne edilizie, ma ha anche creato un centro di istruzione e ricerca e ispirato un nuovo modello per la presentazione dell’arte moderna e contemporanea. “Lowry ha sostenuto l’innovazione, sia in loco che online, per aumentare le visite annuali del MoMA a quasi tre milioni nelle gallerie e 35 milioni su moma.org. Ha ampliato i dipartimenti curatoriali del museo, con l’aggiunta di Media e Performance, e ha supportato la crescita intellettuale del MoMA creando nuovi programmi di ricerca come Contemporary and Modern Art Perspectives“, ricordano dal museo. Nel 2000 Lowry ha anche guidato la fusione del MoMA con il Centro d’arte contemporanea P.S.1 di Long Island City e nel 2015 ha lavorato con Thelma Golden (che ora potrebbe succedergli) per introdurre un programma di borse di studio congiunto con lo Studio Museum di Harlem per i professionisti emergenti dell’arte. In questi anni, Lowry ha anche quintuplicato la dotazione del museo, e aumentato il budget operativo annuale da circa 200 milioni a circa 1,7 miliardi di dollari.
Glenn Lowry, chi è lo storico direttore del MoMA
Nato nel 1954 a New York e cresciuto a Williamstown, Massachusetts, Lowry si è formato tra il Williams College e Harvard, dove ha conseguito il suo dottorato nel 1982, e prima del MoMa aveva diretto l’Art Gallery of Ontario a Toronto. Forte sostenitore degli artisti contemporanei, per cui è spesso stato campione nei tre decenni al MoMA, è parte dell’American Academy of Arts and Sciences e dell’American Philosophical Society. È anche presente in molti consigli di amministrazione di fondazioni e istituti operanti nell’ambito delle arti, dalla Robert Rauschenberg Foundation al Clark Art Institute, dall’Art Bridges Foundation al Kiran Nadar Museum of Art, oltre a essere nei comitati consultivi dell’Istanbul Modern e del Mori Art Museum. Negli anni è stato insignito di diversi titoli onorifici: è Officier de L’Ordre des Arts et des Lettres, Chevalier de l’Ordre de Mérite, Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, e nel 2019 ha ricevuto l’Ordine del Sol Levante giapponese. Nel prossimo futuro, andrà a tenere delle conferenze al Louvre di Parigi, da cui forse nascerà un libro.
Il futuro del MoMA
Sostituire Lowry, che nel 2019 è arrivato in cima all’ambitissima ArtReview Power 100 ed è in generale considerato una delle personalità più influenti del mondo dell’arte a livello internazionale, non sarà facile. Da una parte, andranno considerati i nuovi requisiti ormai necessari per i direttori di grandi musei – che dalla ricerca arrivano al fundraising e oltre – ma anche le difficoltà economiche dei musei americani, e newyorchesi in particolare (si vedano gli aumenti dei biglietti, MoMa incluso), manifestate sin dalla fine della pandemia.
Giulia Giaume
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