Salone del Mobile. Laboratorio architettura
Durante il Salone, Milano si riscopre ancora più in fermento, attivando connessioni creative inaspettate e sorprendenti. L’intersezione disciplinare tra architetti e designer offre lo spunto per ibridazioni capaci di generare progetti pop up, capsule collection dall'alto valore semantico.
WHITE IN THE CITY
Ideato e promosso da Oikos e Kreat, White in the City riunisce in prestigiose location – quali la Pinacoteca e l’Accademia di Brera, l’ex Chiesa di San Carpoforo, Palazzo Cusani e l’Orto di Class – alcuni tra i più grandi architetti contemporanei per dialogare sul tema del bianco e del suo rapporto con la città. Spazio anche alle giovani promesse con la mostra White Young, che affronta il tema del bianco come elemento innovativo per una società ecosostenibile.
A LETTO CON IL DESIGN
Il Design Hostel apre le sue porte a Bovisa, dal 1° all’11 aprile, all’interno di un’ex fabbrica, come ostello temporaneo destinato alla creatività, con 40 camere pop-up per esporre e far vivere insieme i designer e le loro realizzazioni. 40 i designer internazionali che lo animano, tra performance, installazioni, incontri ed eventi serali. L’iniziativa, curata da Davide Crippa di Ghigos Ideas, è organizzata da MakersHub e Ideas Bit Factory con la collaborazione di POLI.design, della Scuola di Design e del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.
SPACE&INTERIORS
space&interiors by MADE ritorna, alla sua seconda edizione, con un nuovo allestimento a cura del duo Migliore+Servetto Architects. Nel cuore di Porta Nuova, lo spazio espositivo è concepito come un racconto sul mondo delle finiture, composto nell’alternanza e interazione tra aree diverse. La mostra Absolute Lightness, in particolare, mette in evidenza il tema della leggerezza attraverso cui interpretare le differenti proposte di aziende e prodotti.
FAÇADES
180 linee verticali di piante per 10 metri di altezza che percorrono i 35 metri di lunghezza del cortile di via Palermo 5: ecco l’accoglienza riservata dalla sede dello studio milanese Piuarch, che ospita – oltre a questa spettacolare installazione botanica di façade gardening – anche una mostra sulla ricerca formale e concettuale delle pelli dell’architettura. Il progetto della facciata verde nasce dalla collaborazione con il paesaggista Cornelius Gavril, il quale utilizza un’antica tecnica nella quale fiori e piante recise vengono innestati su tuberi per consentire una maggiore stabilità e durata.
– a cura di Giulia Mura
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #36 – Speciale Design
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