Nuovi modi di progettare. Per la prima volta in Italia lo Studio Other Spaces di Olafur Eliasson e Sebastian Behmann

Fino 17 gennaio 2021, al Kunst Meran Merano Arte è protagonista Studio Other Spaces (SOS), nato nel 2015 con l’obiettivo di andare oltre la progettazione degli spazi ma anche di sperimentare nuovi modi di fruizione per le opere pubbliche, artistiche e architettoniche.

L’approccio sperimentale creato da Olafur Eliasson (Copenhagen, 1967) e dall’architetto Sebastian Behmann (Hannover, 1969) nasce dopo diversi anni di collaborazione tra i due, anche per provare a rispondere all’esigenze espositive di oggi in maniere più sostenibili e meno dispendiose.

LA MOSTRA DI SOS A MERANO

Nella mostra The Design of Collaboration sono riuniti una serie di progetti, oggetti, prototipi e modelli ideati in seguito allo studio dei fattori climatici e degli elementi naturali locali. Ogni aspetto, dal design alla produzione, fino anche all’utilizzo dei singoli manufatti, nasce dalla “collaboration” con artigiani ed esperti del luogo, privilegiando il dialogo continuo con l’ambiente. La collaborazione è il filo conduttore che per Studio Other Spaces tiene insieme tutto, spazi e persone, capaci di mantenersi vivi l’un l’altro.

IL MELES ZENAWI MEMORIAL PARK DI ADDIS ABEBA

Un esempio è il Meles Zenawi Memorial Park ad Addis Abeba (2013-20), un progetto nato dalla collaborazione tra Berlino e la capitale etiope. Visitabile a Merano attraverso proiezioni VR, il parco è pensato come un ampio paesaggio da esplorare a piedi, grazie ai visori che permettono di muoversi virtualmente all’interno degli ambienti del parco nato dalla stretta collaborazione con artigiani, designer, ingegneri, architetti e artisti locali. Lo Studio Other Spaces ha sviluppato metodi per coniugare forme e materiali dell’architettura autoctona con la propria concezione dello spazio e della luce.

Studio Other Spaces. The Design of Collaboration. Kunst Meran/o Arte. Photo Irene Fanizza

Studio Other Spaces. The Design of Collaboration. Kunst Meran/o Arte. Photo Irene Fanizza

ELIASSON E BEHMANN: L’IMPORTANZA DELLA COLLABORAZIONE

L’esposizione a Merano, curata da Christiane Rekade, diventa più tangibile mano a mano che ci si addentra negli ambienti dedicati alla produzione e al design di oggetti e modelli creati per il Lyst Restaurant che si trova al primo piano del Fjordenhus a Vejle, in Danimarca. Questo edificio iconico di Olafur Eliasson e Sebastian Behmann, progettato in collaborazione con lo Studio Olafur Eliasson, ha contribuito alla fondazione stessa di SOS. A emergere sono nuove concezioni e collegamenti tra spazi e oggetti, incrociando materiali di alta qualità con semplici lavorazioni e un’estetica unica. La cooperazione tra esperto e designer dà il via a un’altra interazione, quella con gli utenti, che possono servirsi di oggetti semplici come ad esempio il grill del Lyst Resturant, a disposizione di chef e ospiti e che, grazie al supporto della Talking Waters Society, è stato replicato per la mostra al Kunst Meran in una forma appositamente riadattata e sarà utilizzato in occasione delle iniziative collaterali che si terranno al museo.

Irene Fanizza

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