Marco Sammicheli e Damiano Gullì nuovi curatori della Triennale di Milano
Il primo sarà curatore per il settore Design, moda e artigianato e Sovrintendente del Museo di Design; il secondo, invece, sarà Head Curator del Public Program. Ecco chi sono le new entries del Comitato Scientifico della Triennale di Milano.
La Triennale di Milano, anche in questo periodo di attività a porte chiuse, non smette di pianificare il proprio futuro. E chiude il 2020 – dopo aver stretto la partnership con Fondation Cartier e aver annunciato il prossimo Museo Nazionale della Fotografia – con la nomina di due nuove leve interne che acquisiscono deleghe ancora più pesanti: si tratta di Marco Sammicheli, nominato curatore del settore Design, moda e artigianato di Triennale Milano e Sovrintendente al Museo del Design Italiano e Damiano Gullì, incaricato del ruolo di Head Curator del Public Program.
MARCO SAMMICHELI ALLA TRIENNALE DI MILANO
“Ringrazio il presidente Stefano Boeri e il consiglio d’amministrazione della Triennale Milano per questo incarico così prestigioso. Sento tutta la responsabilità e l’onore del compito”, commenta a caldo ad Artribune Marco Sammicheli. Nato a Fano nel 1979, dopo la laurea in Scienze della Comunicazione a Siena entra nel mondo del design grazie alla Bauhaus Universität di Weimar e consegue un dottorato di ricerca in design e tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali tra il Politecnico di Milano e la Pontificia Universidad Catòlica de Chile. Tra il 2015 e il 2019 è docente a contratto in Design Narratives al Politecnico di Milano mentre dal 2020 è visiting lecturer allo Shenkar College of Engineering and Design di Tel Aviv. Ha curato mostre monografiche in Italia, Svizzera, Danimarca, redatto saggi e pubblicazioni per musei e istituzioni in Europa e Medio Oriente. In qualità di nuovo curatore per il settore Design, moda e artigianato e di Sovrintendente al Museo del Design Italiano (ma manterrà le deleghe ai rapporti internazionali) punterà a “implementare la collezione permanente e costruire progetti espositivi intorno alle nuove acquisizioni saranno i miei primi compiti”, continua a spiegare. “Il comitato scientifico del museo e la squadra di Triennale sono un grande patrimonio di conoscenze e relazioni. Inoltre, continuerò a seguire le relazioni internazionali affinché la 23° Esposizione Internazionale possa contare su un sistema di padiglioni nazionali curati dai più importanti musei e centri ricerca del mondo“. Sammicheli prende il posto di Joseph Grima, che ha ricoperto tale ruolo dal 2018 ad oggi e che collaborerà con l’Advisory Board della 23a Esposizione Internazionale dal titolo Unknown unknowns.
DAMIANO GULLÌ ALLA TRIENNALE DI MILANO
Damiano Gullì (Fidenza, 1979), sarà il curatore responsabile dei Public Program di Triennale Milano, incaricato di organizzare attività dalla vocazione fortemente multidisciplinare. Il suo lavoro, infatti, andrà ad affiancare quello degli altri curatori del Comitato Scientifico di Triennale: Umberto Angelini, Teatro, danza, performance, musica; Lorenza Baroncelli, Architettura, rigenerazione urbana, città; Lorenza Cristiana Bravetta, Fotografia e appunto Marco Sammicheli, Design, moda, artigianato. “Sono felice e onorato di questo nuovo incarico, per cui ringrazio la Presidenza e la Direzione generale e operativa di Triennale Milano”, afferma, raggiunto da Artribune. “In questi tempi difficili è quanto mai fondamentale che il Public Program di un’istituzione sappia trovare il giusto equilibrio tra l’esperienza fisica, di una mostra o di un evento, e quella virtuale e digitale. Dando così spazio e voce a una pluralità di soggetti e temi che contribuiscano ad alimentare l’interesse e il dibattito intorno a tutte quelle discipline che in Triennale trovano la loro sede ideale e naturale: dal design all’architettura, dalla rigenerazione urbana alla fotografia al teatro e alle performing arts”. E, nel raccontarci della sua nuova nomina, ci dà anche qualche anticipazione su quali saranno le linee guida dei prossimi Public Program per il cruciale 2021: “sempre di più nel prossimo anno cercheremo con tutti i membri del comitato scientifico di far dialogare queste discipline tra loro in un proficuo scambio e arricchimento attraverso incontri, masterclass, podcast, visite con guide d’eccezione… Con l’obiettivo sempre centrale di valorizzare al meglio, su tutti i canali, fisici e virtuali appunto, le produzioni culturali di Triennale. E arrivare così a un pubblico il più ampio e trasversale possibile”. Gullì, laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Parma e in Organizzazione e comunicazione delle Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, ha come ambiti di ricerca l’arte contemporanea e il design, ed è di casa in Triennale dal 2004, quando è entrato per occuparsi di comunicazione. Nel 2018, invece, è stato nominato Assistente Curatore del Direttore del Museo del Design Italiano. Nel 2020 ha assistito alla curatela di Joseph Grima, della monografica Corrado Levi. Tra gli spazi in Triennale. Ha inoltre curato diverse mostre in Italia e i suoi testi compaiono in cataloghi e pubblicazioni italiane e internazionali. Scrive regolarmente per Flash Art, Inventario e Artribune dove cura una seguitissima e autorevole rubrica dedicata alla pittura.
-Giulia Ronchi
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