In terra di Sicilia, tra le sponde del Mediterraneo e i lapilli dell’Etna, c’è un orto botanico sui generis. Si tratta di Radicepura, un museo-giardino open air, declinato alla progettualità per giovani paesaggisti e professionisti internazionali. In grado di fare dialogare arte e turismo green, Radicepura è molto altro: oltre al concorso biennale per la realizzazione di giardini d’artista, è un progetto di recupero di terreni abbandonati, una banca semi e una scuola di botanica. La Sicilia ha una tradizione antica di coltivazione di piante, di giardini storici e di vivaismo. La fertile terra vulcanica, il sole e l’influsso del mare sono elementi fondamentali per la riuscita di queste attività.
CHE COS’È RADICEPURA
Esempio di lungimiranza ed eccellenza tutto italiano, Radicepura è un progetto ideato e sostenuto dai Vivai Faro, a Giarre, in provincia di Catania. L’azienda vivaistica, che è attiva con una serie di altre iniziative diversificate (resort Donna Carmela per ospitalità di eccellenza; viticultura sulle pendici dell’Etna; produzione di olio) è fondata dalla famiglia Faro, originaria di Acireale. La visita al parco inizia dalla casa baronale sede della Fondazione, che organizza anche mostre d’arte. Si prosegue attraverso palmeti e cactacee di straordinaria bellezza. Nell’orto botanico si coltivano centinaia di esemplari di piante mediterranee monumentali, definite le “piante madre”, dal cui seme vengono riprodotte tutte le altre piante. Questo dà la possibilità di avere una banca semi di alta qualità, senza patogeni, con certificazioni controllate e integrate.
RADICEPURA GARDEN FESTIVAL
A queste iniziative si aggiunge Radicepura Garden Festival, promotore di un messaggio sul futuro del verde pubblico, che ha portato designer e artisti da tutto il mondo a partecipare con i propri progetti. A seguito del bando internazionale, alcune delle proposte vengono realizzate e restano poi in maniera permanente nel parco. Tra i vari giardini artistici si possono osservare Anamorphose, ideato da François Abélanet, un intrigante gioco ottico per un’oasi della biodiversità mediterranea; Home Ground, progetto del paesaggista Antonio Perazzi, con alberi da frutto, vasche d’acqua come pagine di libri e sedute ondulate in pietra lavica; Layers, firmato dal noto garden designer inglese Andy Sturgeon, che accoglie una vegetazione rigogliosa in dialogo con strutture color pastello; Il sogno di Empedocle, bellissima opera-scultura di Emilio Isgrò. Una curiosità? Nell’aia davanti agli antichi edifici in tufo, sede di Radicepura, è stata girata la scena del ritorno in Sicilia nel leggendario film Il Padrino di Francis Ford Coppola.
‒ Claudia Zanfi
https://www.radicepurafestival.com/
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #27
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