Nasce “Mosso” all’ex Trotter. Milano punta ancora sui quartieri fuori dal centro
Nell’ambito del progetto Lacittàintorno, promosso da Fondazione Cariplo, continua la riattivazione di spazi abbandonati e degradati di Milano. Ora tocca all’ex Convitto Trotter di Turro, che si presenta come centro di cultura e inclusione. E c’è anche la pizzeria
Hanno scelto di ribattezzare il progetto Lacittàintorno, quella che, per definizione, sta intorno al centro dell’abitato. Con l’obiettivo di cambiare la prospettiva di osservazione sulle aree periferiche cittadine, zone in cui si condensano criticità legate alla scarsità di servizi e prospettive, non per questo sfavorevoli a progettualità ambiziose. Partendo da queste premesse, dal 2017 Fondazione Cariplo finanzia a Milano un processo di rigenerazione urbana che si è concentrato, negli ultimi anni, tra Corvetto-Chiaravalle e Via Padova-Adriano (quadrante Parco Agricolo Sud nel primo caso, tra Stazione Centrale e Naviglio Martesana il secondo quadrante). Lacittàintorno, proprio lei. Così, dal 2020, il mercato rionale di piazza Ferrara, a Corvetto, è diventato polo di aggregazione e punto di comunità che guarda al futuro del quartiere. Poi è arrivato, in via Adriano, Magnete. E a partire dal prossimo 16 giugno, anche l’ex Convitto Trotter, all’angolo tra via Padova e via Mosso, tornerà a riaprire le porte al pubblico dopo molti anni di abbandono (e degrado).
LA STORIA DEL CONVITTO TROTTER
Nei primi anni del Novecento, la struttura di Turro, col grande parco a carattere agricolo che la circondava all’epoca, nacque per ospitare l’ippodromo della Società del Trotter, trasferito da piazza Caiazzo. Nel 1921, con il fallimento della società, l’area fu acquisita dal Comune per ospitare una scuola all’aperto per bambini gracili: all’Umberto di Savoia (più conosciuta come la Casa del Sole), i ragazzi trascorrevano molte ore alla luce e a contatto con la natura, imparando anche una serie di attività legate alla pratica agricola. Allestire un Convitto negli ambienti delle ex scuderie fu il passo successivo. Nella seconda metà del Novecento il complesso andrà incontro ad alterne vicende, fino all’abbandono definitivo dell’inizio degli anni Novanta, cui sono seguite occupazioni abusive, bivacchi, spaccio. Nel concretizzare la missione di riattivare spazi inutilizzati o in stato di degrado, il progetto Lacittàintorno è arrivato anche qui.
MOSSO ALL’EX CONVITTO TROTTER
Alla fase di ristrutturazione dei locali, con il supporto del Comune e di Fondazione Cariplo, ha presieduto per tutto il periodo della pandemia l’ATI vincitrice del bando di rigenerazione urbana promosso nel 2018, che concede in gestione l’ex Convitto per i prossimi 17 anni (la proprietà resta demaniale). Capofila: l’associazione La Fabbrica di Olinda, già all’opera negli spazi dell’ex manicomio Paolo Pini, per farne un centro di produzione artistica e culturale (gli altri soggetti coinvolti al parco Trotter sono Centro servizi formazione, Comin, Salumeria del design e Ludwig-officina di linguaggi contemporanei). Mosso, come si chiama il neonato punto di comunità pronto ad animare l’ex Convitto Trotter, sarà anch’esso luogo di cultura e di inclusione, dedicato al confronto e alla formazione, dotato di un bar-pizzeria (120 coperti all’interno, 100 in giardino) che favorirà la vita di quartiere, in un contesto finalmente sicuro, piacevole da vivere, creativo. Il principio cardine dell’operazione Lacittàintorno, infatti, è quello di incoraggiare l’esercizio della cittadinanza attiva, coinvolgendo in prima linea le comunità locali. Il progetto, in questo caso, prevede anche di dare lavoro a persone svantaggiate e disoccupati, mentre chi frequenterà la pizzeria potrà godere di una cucina centrata sull’utilizzo di prodotti del territorio (non siamo distanti del Parco del Lambro, ma l’intera città è circondata da cascine e realtà produttive di rilievo, specie nel Parco Agricolo Sud), a prezzi accessibili. Il complesso ha quattro padiglioni, con giardino, orti e terrazza, una portineria sociale, uno spazio riuso, l’area spettacoli. Al primo piano si trovano i laboratori sociali e la cucina condivisa.
Inizia qui la storia di Mosso. E per chi volesse approfondire il senso dell’operazione, fino al 19 giugno, c’è la Festa dei Quartieri Intorno, un programma di eventi diffusi che coinvolge i quartieri di Chiesa Rossa-Gratosoglio, Stadera, Corvetto-Chiaravalle, Baggio.
–Livia Montagnoli
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