I corsi d’acqua rappresentano un elemento di particolare valore del paesaggio. Fonte fertile per l’esistenza dell’intera umanità, componente essenziale per tutti gli esseri viventi, hanno un’importanza che è stata riconosciuta nei miti e nella filosofia fin dalle epoche più antiche. L’acqua è un elemento forte dal punto di vista dell’immagine del paesaggio. Il progetto Waterways, a cura dell’Associazione CRAC Ravenna, con installazioni di Land Art lungo il Delta del Po, è un percorso ciclo-pedonale naturalistico che per la prima volta collega varie frazioni nel Comune di Conselice con il capoluogo.
LAND ART E NATURA
La rete dei canali sul Delta è molto frequentata da turisti, amanti delle passeggiate e della mobilità dolce, che apprezzano questi luoghi di bellezza e benessere, dove il visitatore è accompagnato dal suono dell’acqua e cammina con passo leggero. Le vie d’acqua sono spazi senza confini. Attraverso l’inserimento di opere di Land Art, l’intento è di riconnettere l’essere umano con la sua parte più visionaria e nascosta: quella artistica in dialogo con la natura. Tracciare un percorso è talvolta sufficiente a creare un nuovo paesaggio, rivelando e collegando viste, scene, luoghi preesistenti. Questi percorsi offrono inoltre peculiarità botaniche, con specie vegetali tipiche delle zone d’acqua.
GLI ARTISTI DI WATERWAYS
Per il progetto Waterways sono stati invitati sette artisti: Federico Bartolini con Matteo Gritti, Rosa Banzi, Antonio Caranti, Antonella De Nisco, Fausto Ferri, Maria Giovanna Morelli e Laura Rambelli, presentati insieme alle performance della Scuola Teatro La Bassa e alla sonorizzazione al sax di Sanzio Guerrini. Il sette è il numero della creazione. Rappresenta anche il perfezionamento della natura umana quando congiunge in sé il ternario divino con il quaternario terrestre. Torna prepotente la natura terrestre. Quella dei cicli, quella che crea l’ambiente adatto alla vita e prepara il territorio all’accoglienza inclusiva, all’abbondanza e alla prosperità. Questo “museo a cielo aperto”, in un territorio di bonifica unico e ricco di storia, dà inizio a un percorso verso una maggiore consapevolezza. È ormai risaputo che l’ambiente naturale ha un effetto positivo e di benessere sugli esseri umani. Il turismo slow necessita di questi paesaggi e di queste iniziative, in cui arte e natura fanno da traino per azioni di rigenerazione.
‒ Claudia Zanfi
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #29
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