Stupinigi e Manifattura Tabacchi. Torino si muove verso la rigenerazione urbana
Firmati recentemente due accordi per la valorizzazione del complesso urbano e rurale intorno alla Palazzina di Caccia di Stupinigi e di quello della storica Manifattura Tabacchi: nascono due nuovi distretti culturali in città
“Rispetto ai castelli francesi della Loira non abbiamo nulla da invidiare, aver concentrato su questo ambito la maggior parte dei contributi della cultura è una scelta che paga”. Con queste parole, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio introduce il neonato accordo di valorizzazione del complesso urbano e rurale di Stupinigi – firmato dai 6 comuni che gravitano intorno alla Palazzina di Caccia disegnata da Filippo Juvarra, con l’adesione della stessa Regione, Città Metropolitana, Città di Torino, Consorzio Residenze Reali, l’Ente di gestione delle Aree Protette dei Parchi Reali, la Fondazione Ordine Mauriziano -, che stanzia 21 milioni di euro (in parte provenienti da fondi PNRR e PUMS) per il recupero dell’intero distretto.
DISTRETTO REALE STUPINIGI
Un po’ sul modello del Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale, che permette di ampliarne il raggio di attività, non più limitato esclusivamente alla Reggia di Venaria e alle sue pertinenze, ma anche ad altre Residenze reali, nasce così il Distretto Reale Stupinigi, un logo che diventa un vero e proprio marchio di qualità per il riconoscimento dell’intero territorio e delle attività finalizzate al recupero urbanistico, architettonico, culturale, paesaggistico e naturalistico, permettendo di tutelare e valorizzare le tipicità tradizionali locali, agro-alimentari, artigianali, turistico-ricettive e culturali. L’accordo prevede, infatti, anche il restyling dei poderi San Carlo e San Raffaele e la riqualificazione del giardino storico della Palazzina di Caccia di Stupinigi.
IL PIANO DI RECUPERO DEI PODERI E DEL PARCO DELLA PALAZZINA
Nel primo caso, il piano, completamento autofinanziato dagli operatori economici presenti nei poderi adiacenti alla Palazzina per circa 1 milione 860mila euro, è stato curato e diretto da Coldiretti Torino e prevede il recupero delle strutture storiche e il loro rilancio in ambito commerciale e ricettivo con la creazione di nuovi servizi legati ai prodotti e alle tradizioni locali, tra cui anche il ripristino del servizio di noleggio bici. Con il progetto di restauro del Parco Storico della Palazzina di Caccia di Stupinigi, invece, la Fondazione Ordine Mauriziano ottiene i fondi del PNRR tramite il bando del ministero della Cultura dedicato ai parchi e ai giardini storici, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi Next Generation EU. Il finanziamento di 1.983.083,33 euro (pari al 100% della somma richiesta) consentirà di coniugare il recupero del disegno caratteristico del giardino di Filippo Juvarra, e la sua componente botanica originale con le esigenze di tutela ambientale presenti.
NUOVO DISTRETTO CULTURALE DELLA MANIFATTURA TABACCHI A TORINO
La stipula di questa intesa va ad aggiungersi al recente accordo di riqualificazione della storica Manifattura Tabacchi e delle aree adiacenti che si trovano nella zona periferica nord-est della città, in prossimità del fiume Po e del Cimitero Monumentale, siglato dall’Agenzia del Demanio, proprietaria dello storico complesso industriale, con il Ministero della Cultura, e per esso la Direzione Generale Archivi e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino, la Regione Piemonte, la Città di Torino, il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino. Anche qui c’è di mezzo la nascita di un nuovo distretto culturale, questa volta proprio a Torino e non alle sue porte, che prevede la rigenerazione di un’intera area urbana grazie alle risorse derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Next Generation EU (NGEU), in particolare nell’ambito della Missione 4 del PNRR dedicata all’“Istruzione e Ricerca”. Lo storico immobile, infatti, con i suoi ampi spazi e le notevoli altezze interne, un tempo destinati alla lavorazione dei tabacchi, risulta sede ideale per l’insediamento di poli multifunzionali, universitari e di edilizia universitaria.
LE ALTRE MANIFATTURE TABACCHI: A TORINO IL PUBBLICO A FIRENZE IL PRIVATO
Anche Torino come Firenze riqualifica, così, la sua Manifattura Tabacchi – un complesso immobiliare di tipo industriale, edificato tra il ‘700 ed il ‘900 sui resti di una precedente residenza sabauda che, con i suoi 600 dipendenti, in gran parte donne, divenne nella prima metà del XIX secolo una delle più importanti realtà produttive della città di Torino, per poi chiudere nel 1996 e finire in declino. Ma, mentre a Firenze il restyling in pochi anni della Manifattura Tabacchi (che versava in stato di abbandono dal 2001) ad opera di un soggetto immobiliare privato ha portato alla realizzazione di tanti spazi culturali, dove il più importante è il NAM – Not A Museum, Torino punta tutto sulla mano pubblica per la rigenerazione e rifunzionalizzazione della sua Manifattura Tabacchi. E lo fa per insediarci un Polo Universitario con residenze universitarie, servizi per gli studenti e aule di alta formazione e un Polo Archivistico con aule di consultazione, un centro studi e un deposito a servizio degli Archivi di Stato di Torino, Asti, Biella, Cuneo e Verbania afferenti alla Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura. Si spera che il progetto proceda lo stesso celermente e giunga a conclusione.
– Claudia Giraud
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