La casa editrice Paint It Black gestirà il bookshop del Castello di Rivoli
Non solo libri d’artista e opere della Biblioteca del Museo d’Arte Contemporanea di Torino, ma anche presentazioni, lectures ed eventi. Questo è il nuovo bookstore del Castello di Rivoli curato da Paint It Black, un ponte tra il museo e la biblioteca che mette in risalto lo straordinario patrimonio custodito
Il bookshop del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Torino cambia volto grazie a Paint It Black, casa editrice indipendente dedicata all’arte fondata nel capoluogo piemontese appena un anno fa. Questa, assieme agli artisti Stefano Bongiorno ed Eugenio Rossi, ha ridisegnato lo spazio realizzando due isole espositive e un salotto per la consultazione di magazine e libri. A far da cornice al nuovo store è il calendario di eventi, lectures e presentazioni che mirano a promuovere la sperimentazione, la discussione e lo scambio nel mondo dell’editoria d’arte.
IL NUOVO BOOKSTORE DEL CASTELLO DI RIVOLI DI PAINT IT BLACK
L’intervento inaugurale del nuovo bookshop del museo si intitola Nouveaux Phonogrammes, e consiste in un progetto collettivo di mail art a cura di Achille Filipponi. L’iniziativa
ha visto oltre 200 artisti e curatori di calibro internazionale confrontarsi sul delicato tema della guerra, intesa in ogni senso possibile. Tutti i contributi sono stati presentati all’interno del bookstore e, successivamente, saranno raccolti in una pubblicazione edita proprio da Paint It Black. L’intervento della casa editrice non si ferma a queste iniziative: Paint It Back ha selezionato libri d’artista e opere provenienti dalla biblioteca del Castello di Rivoli ospitati negli spazi adiacenti il bookshop. Una “vetrina” dinamica e in continua evoluzione che mette in risalto il patrimonio librario custodito (oltre 47mila titoli). Infine, alcuni dei Multipli – edizioni limitate di libri e piccole opere – commissionati dal Castello agli artisti in mostra, saranno esposti nello store.
NOUVEAUX PROGRAMMES: PAROLA AL CURATORE ACHILLE FILIPPONI
“Quando sono stato coinvolto da Paint It Black, che mi ha dato la possibilità di pensare a qualcosa che potesse segnare il loro nuovo percorso con il Museo e il suo bookshop, ho subito creduto che questo ‘qualcosa’ dovesse essere un dispositivo collettivo, un progetto che potesse coinvolgere le più diverse pratiche artistiche e letterarie, per poi infine diventare un libro”, dichiara Achille Filipponi ad Artribune. “E così che è nato NOUVEAUX PHONOGRAMMES, un sistema visuale sull’inevitabilità del conflitto interno ed esterno tra (e negli) esseri umani, un collettore progettuale intermediale sull’enigma e il dramma velenoso della guerra”. Un progetto dove artisti e curatori “sono stati chiamati ad inviare un fax ad un dato numero telefonico. I fax ricevuti hanno generato un display video, che sarà in continua espansione fino alla terza fase progettuale, la pubblicazione del libro, che a tutti gli effetti sarà un libro d’artista collettivo”.
Valentina Muzi
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