È fissata al 22 aprile 2023 la riapertura al pubblico del rinnovato Arkansas Museum of Fine Arts a Little Rock, un megaprogetto da 142 milioni di dollari raccolti da donatori pubblici e privati grazie alla campagna Reimagining the Arkansas Arts Center: Campaign for our Cultural Future. Come ha dichiarato Jeanne Gang, fondatrice e direttrice dello Studio Gang, “il progetto rafforza il ruolo del museo come riferimento culturale per la città di Little Rock, unendo strutture un tempo disparate in un insieme coeso e aprendo l’edificio alla città e al paesaggio circostante”. Al progetto, firmato da Studio Gang, ha collaborato anche lo studio locale Polk Stanley Wilcox Architects, mentre lo studio di architettura del paesaggio e progettazione urbana SCAPE ha supervisionato il rinnovamento completo (in chiave sostenibile) dell’area verde di 11 acri che circonda il Museo.
IL NUOVO ARKANSAS MUSEUM OF FINE ARTS
Il complesso di edifici costruiti fra gli anni Trenta e il Duemila è stato arricchito di nuove strutture collegate fra loro da una struttura di copertura in cemento ondulato. Una delle nuove ali ospiterà la collezione permanente del Museo; incentrata sulla grafica, conserva opere di Picasso, Redon, Rembrandt, Degas. Presente anche un corpus di acquerelli di Signac. Fra i nuovi spazi, anche la Cultural Living Room, un’ampia sala dalle pareti in vetro destinata a mostre temporanee, convegni, eventi sociali; un ristorante di 250 metri quadrati con un vasto patio che si affaccia direttamente sul parco che circonda il Museo; una pubblica piazza di 1.000 metri quadrati destinata a concerti, performance e spettacoli teatrali, che guarda la facciata Art Déco in pietra calcarea dell’edificio originale costruito nel 1937. Quest’ultima, nel corso del cantiere, è stata accuratamente restaurata. Nella concezione dei progettisti, il nuovo Museo ha una maggiore organicità e semplifica la fruizione da parte del pubblico.
IL PARCO DELL’ARKANSAS MUSEUM OF FINE ARTS
Sul fronte paesaggistico, lo studio SCAPE ha progettato 700 metri lineari di nuovi percorsi pedonali all’interno del parco. Nel cortile nord e all’ingresso del MacArthur Park sono state installate panchine in cemento colato progettate su misura, e sul limite occidentale del Museo è stato piantumato un nuovo boschetto. Invece, il bosco più antico (che ospita circa 50 specie di piante perenni, arbusti ed erbe ornamentali) è stato arricchito di 250 nuovi alberi. Ad aggiungere un ulteriore tocco di stile, le aiuole fiorite realizzate con lastre di arenaria locale, che circonderanno il South Plaza e rispecchiano la forma del particolare tetto ondulato del Museo. Il nuovo parco risponde anche a criteri di sostenibilità, perché è dotato di un sistema di raccolta delle acque piovane da utilizzare per l’irrigazione, e di un sistema di bioswales, cioè di canali progettati per concentrare e convogliare il deflusso delle acque piovane rimuovendo detriti e inquinamento e ricaricare le falde sotterranee.
Niccolò Lucarelli
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