La Fondazione Stelline a Milano chiude: restauri, ampliamento e un hotel firmato Boeri
L'operazione di restyling comincerà all'inizio del 2024, e ci sarà anche un restauro conservativo e un ampliamento dell'albergo. Chiuderà da gennaio anche lo spazio espositivo. Il tutto dovrebbe durare 9 mesi
Ampliarsi per dare una migliore offerta a ospiti e visitatori e per raggiungere l’autonomia finanziaria. Così Fondazione Stelline, storica istituzione al civico 61 di Corso Magenta a Milano, proprio di fronte a Santa Maria delle Grazie e al Cenacolo di Leonardo Da Vinci, ha deciso di operare un profondo restauro e un ampliamento dei propri spazi alberghieri, a cominciare dal primo gennaio 2024. L’operazione del restauro è stata allo Studio 3+1 Architetti Associati di Roma, mentre quella del restyling è stata affidata allo studio Stefano Boeri Interiors “allo scopo di rilanciare l’immagine e l’attrattività internazionale di un’eccellenza ricettiva e culturale di Milano”. Per raggiungere questa autonomia (obiettivo: 2026) il palazzo dovrà però chiudere per minimo nove mesi, spazio espositivo incluso. Con una precisazione dalla Fondazione: “Anche se altre parti del palazzo riapriranno gradualmente, l’hotel resterà chiuso per almeno 20 mesi”.
La Fondazione Stelline di Milano
Presieduta dal giornalista e scrittore Fabio Massa, la Fondazione Stelline è uno spazio ibrido costituito nel 1986 da Regione Lombardia e Comune di Milano dove un tempo si trovavano gli “Orti di Leonardo”. Già antico monastero delle suore Benedettine di Santa Maria della Stella e, dal 1600, scuola e opera di accoglienza delle orfanelle (“stelline”) per volere di San Carlo Borromeo, il palazzo di corso Magenta si sviluppa su una superficie di 19.750 mq. Il palazzo, acquistato dal Comune per farne la sede dell’Istituto Internazionale per la Gestione della Tecnologia, era stato già ristrutturato negli anni Settanta su progetto dell’architetto Jan Battistoni: erano stati recuperati e valorizzati gli scaloni di pietra, i corridoi del chiostro e l’ormai simbolica magnolia del giardino.
La Fondazione – che ha riqualificato da poco anche il proprio sito internet – ospita oggi dibattiti, incontri, talk, concerti e laboratori di didattica museale, oltre alle mostre dedicate all’arte contemporanea e alla fotografia d’autore. La Fondazione vanta infatti dal 1996 dei propri spazi espositivi, da poco oggetto di un grosso intervento di recupero conservativo che ne ha raddoppiato la superficie, il cui focus è posto sull’opera di artisti contemporanei italiani e internazionali.
Il restauro conservativo e il restyling dell’hotel di Fondazione Stelline
Il nuovo progetto prevede il restauro conservativo della struttura storica e un ampliamento della struttura alberghiera, per un costo complessivo di circa 16 milioni di euro (equamente ripartiti tra restauro e allargamento) co-finanziato da Regione (4 milioni, più 1,5 da deliberare) e Comune (1,4 milioni). Il restauro – eseguito dall’architetto partner di 3+1 Vincenzo Ramires Pomella, dalla società di ingegneria civile Structura Ingegneria Srl e, rispettivamente per le strutture e gli impianti, dagli ingegneri Fabrizio Pisani e Giulio Vannucci – si colloca nel solco degli ammodernamenti già realizzati per il raggiungimento di una maggiore sostenibilità ambientale: questi interventi avevano previsto l’installazione di un impianto di geotermia a servizio dell’intera struttura e un sistema a pompe di calore che lo hanno reso uno degli immobili antichi con le più basse emissioni d’Italia.
I lavori di ampliamento, d’altra parte, porteranno a un aumento delle stanze dell’albergo (in precedenza gestito da Alpitour), alla realizzazione di una spa interna, alla riapertura del ristorante e alla creazione di un lounge bar aperto al pubblico. Il progetto di restyling – guidato da Stefano Boeri Interiors con Giorgio Donà, partner e director dello studio – dialogherà con le tracce storiche che caratterizzano il palazzo per creare “delle soluzioni di continuità estetica rispettose del contesto architettonico in cui si inserisce e per ottimizzare al massimo la distribuzione degli spazi alberghieri e congressuali” con l’obiettivo di conferire una nuova immagine di alto livello all’intero palazzo. “Sono felice che ci venga offerta l’opportunità di ripensare l’albergo ospitato nel complesso delle Stelline. Un luogo di incontro e cultura che merita di accogliere con una nuova fisionomia i visitatori e i turisti che sempre in numero maggiore amano la nostra città. Il restyling sarà un volano necessario per rilanciare la centralità architettonica del Palazzo delle Stelline e valorizzare la sua peculiarità funzionale”, ha commentato l’archistar Stefano Boeri. “L’incarico a Stefano Boeri Interiors, nell’ottica di miglioramento della Fondazione Stelline e dell’hotel di nostra proprietà, è fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo dell’autonomia finanziaria che la fondazione si è data e che, negli ultimi mesi, ha potuto registrare decisivi passi avanti”, ha commentato il presidente della Fondazione Fabio Massa. “La progettazione del nuovo hotel e il suo affidamento, tramite una procedura di gara aperta e trasparente, in combinazione con la ristrutturazione globale dell’edificio, sarà il motore delle attività della fondazione nei prossimi anni”. Non resta da scoprire quale compagnia gestirà l’albergo.
Giulia Giaume
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