Su Artribune Podcast l’architetto Marco Ermentini e la manager culturale Maria Grazia Mattei
In questo nuovo appuntamento di “Contemporaneamente”, podcast pensato da Mariantonietta Firmani per Artribune, l’incontro tra l'architetto Marco Ermentini e la manager culturale Maria Grazia Mattei
In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Con Marco Ermentini e Maria Grazia Mattei parliamo di architetture reali e spazi virtuali, luoghi del corpo e visioni della mente. È necessario promuovere timidezza e umiltà come rinnovamento dei valori condivisi, per sviluppare l’enorme diversità biogenetica, tra artigiani e nuove tecnologie. Negli anni Ottanta le avanguardie artistiche sperimentavano le nuove tecnologie dell’immagine non ancora diffuse nell’uso comune. Ed ancora, rammendo delle periferie, carezze e silenzio implicano attenzione all’intorno, riscoperta del tatto, olfatto. Poi è necessario rimettere l’etica al centro dello sviluppo tecnologico, e molto altro.
Chi è Marco Ermentini
Marco Ermentini è architetto, coautore di oltre 200 restauri di monumenti in “Ermentini Architetti“, fondato dal padre nel 1952, dove si sperimenta un’architettura attenta alle persone e alle cose. Definito ideatore del Restauro Timido, nella IX appendice (2015) alla voce “Conservazione” dell’Enciclopedia Treccani. Fondatore della Shy Architecture Association che raggruppa il movimento per l’architettura timida, promuove azioni provocatorie (l’invenzione del miracoloso farmaco Timidina) e ironiche (la patente a punti per il restauro). Inoltre è fondatore dell’Accademia del silenzio con sede a Milano e a Anghiari. Autore di numerose pubblicazioni tra cui: Restauro timido, architettura affetto gioco, 2007; Architettura Timida piccola enciclopedia del dubbio, 2010; La piuma blu abecedario dei luoghi silenti, 2013; La vita dei tetti, 2015; Il segreto della carezza, 2019. In fine, ha partecipato all’ultima Biennale di Architettura di Venezia 2021 Padiglione Italia, Comunità Resilienti. Poi, tra i molti riconoscimenti: nel 1995 il Premio Assisi per il miglior restauro in Italia, nel 2013 la menzione speciale del Premio Internazionale Domus Restauro; e nel 2019 la segnalazione del Dedalo Minosse International Prize. È stato nominato da Renzo Piano Tutor del gruppo G124 al Senato della Repubblica Italiana, sulle periferie e la città che verrà.
Chi è Maria Grazia Mattei
Maria Grazia Mattei, umanista e critica d’arte, da oltre trent’anni promuove la diffusione del digitale, in collaborazione con prestigiose istituzioni tra cui: Digifest (Toronto), Siggraph (USA), Imagina (Francia), Triennale (Milano). Ha curato le edizioni italiane delle retrospettive dedicate alla Pixar, allestite a Milano, Mantova e Roma. Nel 2005 fonda Meet the Media Guru, nel 2018, con il supporto di Fondazione Cariplo nasce MEET Digital Culture Center. Ha sviluppato progetti per l’innovazione imprenditoriale con la Camera di Commercio di Milano. A partire dal 2016 è nel Consiglio di Amministrazione di Artemide; dal 2014 al 2019 ha fatto parte della Commissione Centrale di Beneficienza di Fondazione Cariplo. Già consulente e advisor per istituzioni pubbliche come Comune di Milano, Comune di Venezia, Provincia Autonoma di Bolzano, è stata vicepresidente di Assintel, associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio. è anche autrice della serie A tu per tu con la cultura digitale, è co-autrice dei volumi Future Ways of Living, Sole24OreCultura. Poi, nel 2017 riceve il Premio “Canada-Italia per l’innovazione” promosso dall’Ambasciata del Canada. Nel 2020 riceve il Chi è Chi Awards alla Carriera per il suo lavoro sulle applicazioni del digitale nelle sue declinazioni sociali, culturali e antropologiche.
Mariantonietta Firmani
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