Nella Casa dei Disegni di Spongano va in scena uno spettacolo per 5 spettatori
Nell'ambito del pugliese Ultimi Fuochi Festival, il festival di teatro e musica interamente realizzato in luoghi naturali segreti, ci si sposta dalla campagna alla città. Dentro una residenza magica, che andiamo a vedere da vicino
Pochi spettatori, in un contesto molto speciale. Questo lo spirito del pugliese Ultimi Fuochi Festival, il festival di teatro e musica interamente realizzato in “luoghi naturali segreti”, che per la sua sesta edizione si sposta dalla campagna alla città, entrando in una residenza d’arte senza paragoni. È la magica Casa dei Disegni di Spongano, nel leccese, ad accogliere lo spettacolo Come va a pezzi il tempo il 20, 21 e 22 agosto 2023: i designer Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano hanno deciso di aprire le porte della residenza alla compagnia Ultimi Fuochi Teatro e a cinque spettatori alla volta, un format che Alessandra Crocco e Alessandro Miele propongono dal 2018 in diverse città italiane.
Lo spettacolo per cinque spettatori di Crocco e Miele
“Lo spettatore entra in una casa vuota, ogni cosa è ancora al suo posto e il tempo sembra essersi fermato. Il silenzio amplifica il distacco tra il visitatore e un luogo ancora muto. Ma quella casa è stata vissuta ed è carica di segni che a poco a poco iniziano a parlare”. È in un contesto tra il teatrale e il fiabesco che sono condotti gli spettatori dai due autori e interpreti, Crocco e Miele, tra mondo reale e mondo immaginario.
La Casa dei Disegni di Spongano
Per questo scenario tra il reale e il sognante appare perfetta la Casa dei Disegni. A metà tra residenza privata e hub culturale a pochi passi dal centro storico, la residenza di via Paisiello è una tipica casa salentina dei primi Novecento, rinata grazie alla visione di Gianni Veneziano, artista, designer e architetto e alla designer Luciana Di Virgilio, fondatori dello studio Di Virgilio Veneziano che hanno promosso qui un restauro pienamente filologico valorizzando le tipiche volte a stella; riportando alla luce le decorazioni parietali d’epoca; valorizzando i pavimenti in cementine e in pietra leccese. Creando una casa che è anche luogo comunitario. Ne abbiamo parlato con Di Virgilio.
Come è nata l’idea di aprire questo nuovo spazio? Da quali esigenze, e quali istanze?
Il progetto de La Casa dei Disegni nasce sulla scia di WORDS, che io e Gianni Veneziano abbiamo curato e presentato in occasione della Design Week di Milano del 2019: un progetto in cui “lo spazio domestico diventa una galleria temporanea dove il privato si sedimenta sulla superficie degli oggetti attraverso colori e parole, col proposito di creare una sorta di Rinascimento silenzioso, opposto alla marcia frenetica del contemporaneo”. Ripensare oggi a quel progetto suona quasi come un manifesto che anticipava quelle che sarebbero state le nuove esigenze, o perlomeno riflessioni, post pandemia.
Chi siete? Quali le vostre esperienze pregresse?
Collaboriamo con musei internazionali – come la Triennale di Milano, che oggi include nella collezione permanente il Fondo Gianni Veneziano – e istituzioni come gli Istituti Italiani di Cultura e Ambasciate per progetti di promozione del Made in Italy – per cui siamo stati nominati, dal Ministero degli Affari Esteri, Ambasciatori del Design Italiano.
Come si definisce il vostro progetto in poche parole?
La Casa dei Disegni è un progetto tra ospitalità e arte in cui le forme, le superfici e gli oggetti diventano segni e disegni di un racconto tra vita e lavoro, natura e artificio, locale e globale. Una testimonianza concreta e tangibile di un mondo nuovo possibile in cui abitare, lavorare, creare relazioni e progetti multidisciplinari. Alla appena nata sede salentina si aggiungerà nei prossimi mesi un nuovo spazio milanese a metà tra i quartieri di Porta Venezia e Città Studi, anch’esso caratterizzato da un’anima autentica frutto di una passione personale per il territorio, l’architettura, il design e l’arte.
Come vi interfacciate col territorio circostante?
Disegnando e intessendo legami, generando così lo scambio di conoscenze con Elvira, la nostra vicina di casa, o Miriam della gelateria G&Co, con i ragazzi della Coperativa Nuova Contadina, con Giuseppe Colì dell’omonima azienda, potrei citarne tanti altri…è la base del nostro stare e vivere realmente questi luoghi. Provando a immaginare in questo territorio visioni, utopie e progetti per creare un mondo che, come diceva Murgia, non è brutto, dipende da quello che ci si fa.
Quali saranno gli ambiti artistici su cui lavorerete?
Non abbiamo preclusioni di alcun tipo. Ad oggi la sede salentina de La Casa dei Disegni accoglie opere di arte contemporanea di vari autori tra cui Marta Baldo, Antonio Fiorentino, Pasquale Gadaleta, Giuseppe Maraniello, Gianni Veneziano. Una collezione in progress, in continua evoluzione, che si alimenterà di anno in anno con opere temporanee e permanenti grazie anche alla promozione di residenze d’artista in collaborazione con associazioni locali ed enti internazionali. Altri progetti sono in fase di definizione e coinvolgeranno gli ambiti cinematografici e letterari.
Giulia Giaume
www.ultimifuochifestival.it/ultimi-fuochi-festival
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