Il Metropolitan di New York apre uno spazio dedicato ai bambini

Il nuovo centro didattico del Metropolitan Museum, basato sull’apprendimento multisensoriale, insegna a costruire, suonare, riposare. E ad avvicinarsi all'arte

Vedere l’arte con gli occhi dei bambini, letteralmente: è dedicata ai più piccoli l’ultima iniziativa del Metropolitan Museum di New York, che il 9 settembre 2023 ha inaugurato un’area dedicata all’apprendimento artistico e scientifico dei più piccoli. Il nuovo 81st Street Studio, progettato da KOKO Architecture + Design all’interno del Centro per l’Educazione del museo, mette a disposizione dei visitatori dai 3 agli 11 anni oltre 3500 metri quadrati per stimolarne la curiosità e creatività con un approccio pratico e interattivo.

Il nuovo centro didattico per bambini del Met di New York

Il nuovo centro – che si colloca nel più ampio rinnovamento dell’approccio museale del Met, accanto alla nuova app pensata per rendere interattive le visite – si struttura in una perfetta sinergia con gli altri dipartimenti dell’istituzione newyorchese, che vengono riletti in ottica multisensoriale. “È come un portale per bambini, pensato per introdurli al Met“, ha detto al New York Times il designer Adam Weintraub, che ha guidato la progettazione da cinque milioni di dollari insieme a Mishi Hosono. E tutto è davvero pensato in prospettiva del Metropolitan, a cui il centro didattico guarda in ogni dettaglio: “Non stiamo cercando di fare un ‘museo dei bambini’, ci ricolleghiamo sempre a ciò che accade di sopra“, ha aggiunto Weintraub. Rendendo i piccoli visitatori, si spera, degli entusiasti dell’arte e del Metropolitan per tutta la vita.

Le attività del nuovo centro didattico per bambini del Met

I bambini potranno avvicinarsi alle culture i cui manufatti sono esposti nel museo, leggere libri iper-selezionati, costruire oggetti di legno o tessuto oppure sperimentare con il suono nella stazione musicale, la più ricca delle sette postazioni interattive del centro. Facendo insomma quello che è solitamente vietato fare nei musei: entrare e muoversi liberamente, toccare tutto e persino sdraiarsi per terra, in questo caso su degli appositi cuscini profumati con essenze naturali. “Con la sua attenzione all’apprendimento interdisciplinare attraverso i cinque sensi, l’81st Street Studio è un nuovo catalizzatore del modo in cui il MET si relaziona ai suoi visitatori. Questo rende il museo un luogo in cui i visitatori possono fare piacevoli scoperte, assumersi rischi e porre domande, attività fondamentali per reimpostare il futuro ruolo dei musei nelle nostre comunità“, ha commentato Heidi Holder, responsabile del dipartimento educativo Frederick P. and Sandra P. Rose del Metropolitan Museum.

In questo “giardino geometrico”, stimolante senza diventare soffocante, appare forte la lezione educativa di Maria Montessori, vista l’attenzione a lasciare che i bambini in età scolare e prescolare facciano esperienze autonome e analogiche, a contatto diretto con i materiali. Con un ulteriore spunto digitale, atto a creare un’esperienza lontana dallo “scroll” superficiale, che raggiunge i bambini sempre più in tenera età, e che stimoli invece un senso di “serendipity“, cioè la capacità di fare scoperte felici e inattese.

Giulia Giaume

https://www.metmuseum.org/events/programs/families/81st-street-studio

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

Scopri di più