A Milano nasce uno nuovo spazio tutto dedicato a Bruno Munari

Nato al posto della storica Libreria exTemporanea 121+, lo Spazio Munari si prospetta il posto perfetto dove riscoprire l'artista totale ma anche sé stessi, lasciando libera la propria creatività

Un luogo dove scoprire e scoprirsi, sperimentare e ritrovare, ma soprattutto imparare: non poteva che essere questa la natura dello Spazio Munari, che aprirà dal 29 settembre 2023 in via Savona 17/5 sulle radici della storica Libreria exTemporanea 121+. In questa location d’eccezione – per 14 anni un punto di riferimento per la comunità dei creativi milanesi – le mostre, gli eventi e gli incontri dedicati al geniale artista e designer Bruno Munari (Milano, 1907-1998) saranno qui all’ordine del giorno grazie alla curatela di Corraini Edizioni e alla collaborazione dei nipoti ed eredi dell’artista, Bruno Munari e Valeria Munari Cattin. A cominciare dalla prima mostra, in apertura il giorno dell’inaugurazione, lo Spazio Munari si prospetta come una celebrazione a tutti gli effetti: non a caso cade a settembre 2023, nei giorni dell’anniversario dei 25 anni dalla morte di Munari, oltre che dei 50 dalla fondazione di Corraini. “Certamente ci accomuna una lunghissima collaborazione e condivisione di passione e progettualità“, racconta ad Artribune Marzia Corraini. “La nostra storia è legata anche alla sua storia, ma oltre a questo per noi e’ stato un maestro e un amico. Da sempre procediamo nel nostro lavoro spinti dalla curiosità, ricercando nuove idee e nuovi talenti, direi “scoprendo meraviglie”, che è un atteggiamento positivo aiutato dalla consuetudine munariana“.

Disegni di Bruno Munari parte della collezione privata del nipote omonimo Courtesy Corraini 2 A Milano nasce uno nuovo spazio tutto dedicato a Bruno Munari
Disegni di Bruno Munari, parte della collezione privata del nipote omonimo. Courtesy Corraini

Le molte anime del nuovo Spazio Munari di Milano

Per creare davvero luogo aperto a tutti – dove adulti e bambini possano sperimentare e ascoltare, lasciando libera la propria creatività -, Corraini Edizioni ha qui raccolto il vasto patrimonio prodotto in oltre 20 anni di collaborazione con l’artista, chiamando poi a raccolta tutti coloro che negli anni hanno lavorato con e su Munari. Fondamentale, in questo senso, l’incontro con i nipoti dell’artista, che collaboreranno alle attività dello Spazio portando idee e materiali inediti dalla propria collezione privata e personale per offrire l’occasione di una riscoperta radicale del “creativo totale” per eccellenza.

Lo spazio – che si propone fin dall’inizio di recuperare la preziosa eredità partecipativa della Libreria exTemporanea 121+ unendola all’amore della città di Milano per il “suo” Munari, che ora riposa al Cimitero Monumentale – si propone quindi come un punto d’incontro e raccolta, dove ricevere artisti, illustratori, designer e critici. A questa missione si aggiunge quella di ospitare un’ampia selezione di libri e oggetti, diventando luogo di consultazione e biblioteca dedicata al periodo storico e agli artisti vicini a Munari, con volumi da sfogliare e leggere in loco. “121+ e’ stata per noi un’esperienza straordinaria. Abbiamo aperto una libreria e l’abbiamo sempre pensata come una fucina di idee, quando era insolito pensare a uno spazio in quel modo, sempre pieno di cambiamenti e trasformazioni“, racconta ancora Marzia Corraini. “Le attività sono state tante e originali, abbiamo anche chiesto più volte a degli autori di riprogettare l’intera libreria per farne una libreria d’autore, abbiamo organizzato mostre e visite guidate, incontri, ora Pietro e i nostri collaboratori si concentreranno con la stessa intensità e voglia di far conoscere, anche di sperimentare, a partire dai temi cari a Munari che seguiamo da sempre. Anche questa volta speriamo che Spazio Munari diventi uno spazio di relazioni, condivisioni, approfondimenti, divertimento e “ fuochi di artificio”, ancora una volta originali e spumeggianti. Viva 121 che ci ha insegnato tanto! E Viva Munari da cui tutti abbiamo imparato tanto!“.

Le mostre allo Spazio Munari

È intima e profonda la prima mostra che inaugura lo Spazio Munari, Piccole cose di famiglia, proprio il 29 settembre 2023. Il percorso espositivo si compone di una serie di disegni fatti dall’artista per i suoi familiari, mai esposti prima al pubblico. A questo primo progetto seguiranno, dall’autunno all’estate, nuovi percorsi che riuniranno materiali inediti nel segno dei diversi cari a Munari. Per quanto riguarda gli eventi, sarà proprio la poliedricità del personaggio al centro del primo ciclo di incontri dal titolo Ognuno conosce un Munari diverso – frase scritta dallo stesso artista nell’autobiografia Verbale Scritto. Gli incontri consisteranno in una serie di appuntamenti con illustratori, designer, artisti, critici ed esponenti del mondo della grafica e dell’editoria che parleranno del lavoro di Munari a partire da oggetti rappresentativi, come libri, copertine, oggetti d’arte o di design, e dell’influenza che ha avuto sulla loro produzione artistica e formazione professionale.

Opera di Bruno Munari parte della collezione privata del nipote omonimo Courtesy Corraini 1 A Milano nasce uno nuovo spazio tutto dedicato a Bruno Munari
Opera di Bruno Munari, parte della collezione privata del nipote omonimo. Courtesy Corraini

Due parole con Bruno Munari, nipote dell’artista

Questo spazio si propone come una riscoperta della figura più privata di Munari, ma anche di una modalità “bambina” di guardare il mondo: è questa l’eredità più grande di Bruno Munari?
Sì, ne sono convinto. Credo che sia questa l’eredità più importante di mio nonno: essere sempre in comunicazione con il bambino che abbiamo dentro di noi e che talvolta nella vita moderna dimentichiamo. Per lui far rimanere vivo il bambino che c’è in noi è l’unico modo per poter rimanere curiosi e in contatto con la nostra creatività.

Quale tipologia di materiali inediti ci possiamo aspettare per i prossimi mesi? Quali temi chiave?
La prossima mostra a dicembre sarà dedicata ai Cappuccetti (Cappuccetto Bianco, Verde e Giallo), e sarà anche un’occasione per valorizzare tutti i libri per bambini di Munari. A inizio 2024 invece faremo una mostra dedicata a “far vedere l’aria” e poi ancora una sul tema della Ricostruzione teorica di un oggetto immaginario.
Cosa vedremo? Beh, preferisco che rimanga una sorpresa! Posso però dire, ad esempio per la mostra dei Cappuccetti, che saranno soprattutto materiali e disegni mai visti fino ad oggi. In generale, quello che vogliamo fare con queste mostre è cercare di mostrare il processo creativo che ha portato Munari a fare queste opere, il pensiero e le ricerche che stanno dietro l’opera.

Laboratorio, luogo d’incontro, sala di consultazione: sono molte le anime del nuovo spazio. Qual è la più cara a voi?
Tutte! Senza nessuna esclusione.

Giulia Giaume

www.corraini.com

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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