Ricordate Edicola 518, il rivoluzionario chiosco recuperato nel nome dell’arte e dell’editoria di qualità nel centro di Perugia? Gradualmente diventata un punto di riferimento cittadino prima e nazionale poi – anche sull’onda di iniziative come quella dedicata alla poesia della scorsa primavera -, l’avventura dei creatori del collettivo e casa editrice Emergenze dei fratelli Brizioli continua la sua crescita felice, incorporando un nuovo spazio ai due già esistenti, cioè il chiosco sulle scale di Sant’Ercolano e la libreria del Paradiso. È una vineria, uno spazio piccolo e accogliente che vuole porsi da subito come luogo “colorato e ribelle”.
Il nuovo spazio di Edicola 518 a Perugia
Il nuovo spazio si trova nel pedonale corso Cavour 22, proprio dirimpetto alla libreria. Qui, come in un salotto a cielo aperto – ma ben separato dai libri, così da non intaccarne la sacralità – si serviranno “vini naturali umbri, italiani e internazionali” e “stuzzicherie dei migliori produttori locali” come patatine particolari e conserve, anche nell’ottica di diventare un piccolo alimentari di quartiere. “È l’ennesimo nuovo inizio ma ogni volta ci mettiamo così tanta energia e passione che, insomma… è come la prima volta. Siamo carichi, commossi e emozionati“, commentano i fondatori sui canali social di Edicola 518, che sempre di più stanno dimostrando di saper dare vita a un concetto di agorà sociale “completa” da affidare al capoluogo umbro.
Antonio Brizioli racconta il nuovo spazio di Edicola 518
“Abbiamo scelto per questa fase di lancio di non dare un nome alla vineria: abbiamo soltanto messo in vetrina un ‘518’ liquido per fare vedere la continuità, ma per ora la questione nomenclatura l’abbiamo rimandata”. A parlare è Antonio Brizioli, 26enne curatore e co-fondatore del nuovo spazio insieme al fratello Alberto. “L’apertura è andata molto bene. Il terzo spazio, nel giro di pochi metri, è un nuovo presidio in quella parte di via ormai caratterizzata da anni dalle nostre iniziative, ancora di più se comprendiamo i giardini pubblici in cui ogni anno facciamo gli eventi“. Come offerta, continua, “all’ottanta percento sono vini naturali, di cui molti umbri ma alcuni anche internazionali. La scelta è motivata dal nostro gusto, perché sono quelli che beviamo più volentieri, ma abbiamo anche seguito i consigli del ragazzo che seguirà lo spazio, Mauro Orsini, che frequenta questo ambiente da tanti anni“. L’occhio è locale, ma offre anche alla città una visione più ampia, come già fatto con le altre attività: “Cerchiamo di bypassare la distribuzione o limitarla allo stretto indispensabile, in linea con quello che facciamo con magazine e libri, lavorando direttamente con i produttori, e allo stesso tempo guardando fuori dall’Italia. Cerchiamo di ricreare un microcosmo per offrire nuove cose a una città che, almeno per le dimensioni, è di provincia. Cose da sfogliare, leggere, e ora anche mangiare” tutto in parallelo, motivo per cui i diversi spazi hanno più o meno gli stessi orari.
E a chi chiede se Edicola stia colonizzando piano piano la città (in quasi un decennio, contando dalla nascita di Emergenze), la risposta è semplice: “L’idea nostra non è quella della conquista di spazio, ma dell’aumento del grado di convivialità“, spiega Alberto. “Questo, e il poter lavorare meglio sull‘attività culturale, in cui reinvestiamo molto di quello che guadagnamo, per dare a Perugia una programmazione attiva e di livello, come già accade in molti piccoli centri d’Europa“.
Giulia Giaume
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