Aperto nella Stazione Centrale il Padiglione Reale, con la sala d’aspetto segreta dei Savoia
Una ricchissima sala d’attesa a due piani di 750 metri quadri, riservata ai diplomatici e ai reali in viaggio, ora apre per un mese, gratuitamente, in occasione di una mostra che celebra le Ferrovie Italiane
Una stanza segreta, ricchissima, da cui fuggire attraversando lo specchio del bagno: non è la trama della Camera dei Segreti, né quella di Alice attraverso lo specchio, ma l’uscita di emergenza del misterioso Padiglione Reale, un grande spazio privato nascosto dentro la stazione Centrale di Milano e riservato a re e regine durante l’attesa per il viaggio. Che ora finalmente viene aperto al grande pubblico, anche se solo in parte e solo per un mese.
Il Padiglione Reale alla stazione Centrale di Milano
Entrando oggi dall’ingresso per viaggiatori della stazione Centrale non vedreste alcunché di questa sala privata. Questo perché al Padiglione Reale si arrivava tramite il famoso “binario segreto” numero 21, lo stesso poi divenuto tristemente noto perché da qui partivano i convogli di ebrei, dissidenti e partigiani destinati ai campi di concentramento e sterminio nazisti disseminati in Europa. Il binario, che non corrisponde all’odierno 21 ma si trova lungo il piano stradale, è oggi la casa del Memoriale della Shoah, inaugurato nel 2013. Prima di essere utilizzato come dispaccio di morte, però, il binario segreto era a tutti gli effetti utilizzato per il trasporto delle merci e per i convogli postali, così come anche per accogliere i treni che trasportavano le autorità, tra cui ovviamente i Savoia. È per loro che l’architetto Ulisse Stacchini – padre del progetto della stazione Centrale – pensò nel 1931 una sala d’attesa a due piani di 750 metri quadri: il piano terra (detto Sala delle Armi) era collegato a piazza Duca d’Aosta ed era impreziosito da diverse sculture di Ambrogio Bolgiani; il piano superiore ospitava invece la vera Sala Reale, uno spazio con accesso diretto alla stazione decorato con maioliche azzurre e oro dipinte da Basilio Cascella (e da cui c’era la possibilità di fuggire attraverso il bagno).
Ristrutturato nel 2007 e mai aperto al pubblico, il Padiglione Reale era stato messo a disposizione solo di pochi fortunati per eventi mondani e su prenotazione. Ora, grazie alla mostra Una bella storia italiana organizzata da Fondazione FS per festeggiare i suoi primi 10 anni di attività, si potrà finalmente vedere gratuitamente (fino al 23 novembre) il Padiglione, e intravvedere la sala nascosta.
La mostra Una bella storia italiana alla stazione Centrale
Sono documenti e immagini provenienti dall’archivio storico di Fondazione FS il cuore della mostra Una bella storia italiana, che permette di toccare con mano i traguardi ottenuti dalla fondazione voluta nel 2013 da Ferrovie dello Stato Italiane, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana con lo scopo di preservare e valorizzare il patrimonio storico del gruppo. Accompagnata da un apposito volume, l’esposizione mostra – attraverso decine di migliaia di immagini, libri, periodici e documenti d’archivio recuperati e digitalizzati – come siano stati riportati agli antichi splendori e rimessi in esercizio ben 400 mezzi d‘epoca, attivi su 1000 chilometri di linee turistiche. Il percorso espositivo ripercorre l’epopea di questo recupero, mostrandone anche il dietro le quinte, e apre al pubblico progetti di turismo lento e sostenibile come Binari senza tempo, che coinvolge 12 linee ferroviarie da Nord a Sud per permettere un modo diverso di scoprire l’Italia.
Giulia Giaume
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