Maison Bocum a Palermo: una nuova casa per cibo e arti contemporanee alla Vucciria

Il gruppo di ospitalità Virga&Milano si ispira al modello dei club inglesi per aprire nel cuore antico della città uno spazio votato allo scambio di idee. Accanto a cibo e drink, l’idea di sostenere i giovani artisti, coinvolgendoli nella progettazione

Una club house dove ritrovarsi per mangiare e bere in compagnia, godere di conversazioni ispirate, scambiarsi idee, apprezzare arte, musica, design: la bellezza – nel senso più ampio del termine – nello spazio e nel tempo quotidiano. L’attitudine è quella di una “casa contemporanea” orientata a un’ospitalità che si alimenta di connessioni e opportunità; ma siamo in una delle zone più antiche (e visitate) del centro di Palermo, dove ogni giorno si ripete il rito del mercato della Vucciria. A chi nell’ultimo decennio (e più) ha seguito le sorti di questo quadrante della città, tanto suggestivo quanto bisognoso di cure, i nomi di Franco Virga Stefania Milano non suoneranno nuovi: insieme, i due ristoratori hanno propiziato la rinascita culturale e gastronomica del quadrilatero compreso tra Porta Felice e Porta Nuova, costruendo, a partire dal 2011, un sistema imprenditoriale solido, che avesse però anche una spiccata anima creativa, sostenuta, per l’appunto, da una vocazione culturale. Dopo il riuscito esperimento lontano dalla città (con la Stazione Vucciria di Finale di Pollina, che ha recuperato un vecchio deposito ferroviario sul mare), l’apertura di Maison Bocum, in via dei Cassari 2-4, segna l’inizio di un nuovo esperimento a Palermo.

Maison Bocum, Palermo. Photo Daniele Ratti
Maison Bocum, Palermo. Photo Daniele Ratti

Maison Bocum a Palermo. Una casa per il cibo e per l’arte

Con la collaborazione degli studi AM3 Architetti associati e Musumeci Design, il gruppo Virga&Milano ha immaginato un rifugio-contenitore di attività (e novità) che poggia innanzitutto su gastronomia e miscelazione, cavalcando il successo delle contigue insegne Bocum Fuoco e Aja Mola. Maison Bocum, però, ispirandosi al modello dei club inglesi, cercherà di essere spazio “eclettico, in cui poter passare il proprio tempo trasformandolo in esperienza di lusso” spiegano Milano e Virga “Insieme ai due studi di architettura coinvolti nel progetto, abbiamo voluto fare un ulteriore atto d’amore verso la nostra città. Maison Bocum sarà un rifugio di attori di vita e amici in cui il tempo sarà il vero protagonista”. Dunque ci sarà spazio per sfogliare libri e riviste d’arte, e modo di assistere alla programmazione artistica e culturale che sin dal mese di gennaio animerà gli ambienti del locale, con l’intenzione di attrarre un pubblico eterogeneo. A questa molteplicità di intenti ha risposto la progettazione degli interni, con il grande bancone con cucina a vista del pian terreno e la White room da scoprire al primo piano, sala da pranzo ma anche project room e sede di mostre temporanee. Si aggiungono spazi più o meno privati – perché privacy e intimità saranno esperienze altrettanto privilegiate in casa Bocum – e una piccola terrazza protetta dai tetti del centro storico di Palermo. Carte da parati, ceramiche, boiserie e specchi sono gli elementi che caratterizzano il ricco apparato di design.

La programmazione culturale e artistica di Maison Bocum

Ma in virtù del dinamismo e della condivisione di cui fa vanto il manifesto di Maison Bocum, si è pensato di coinvolgere nella progettazione degli spazi anche gli artisti che vorranno partecipare al progetto. La White Room assumerà dunque identità sempre nuove: per gennaio 2024 è previsto il lancio della prima Open call for Contemporary Art, che con l’idea di promuovere e sostenere le arti visive inviterà gli artisti contemporanei a presentare un intervento site-specific per la stanza. Il progetto vincitore sarà realizzato in funzione di tempi e logistica della Maison, e poi “vissuto” dagli ospiti del locale, che contribuiranno a trasformare l’opera, abitandola. L’obiettivo, ancora una volta nella storia professionale di Virga&Milano, è dimostrare che gli spazi indipendenti, in collaborazione con gli artisti locali, possono partecipare attivamente alla rigenerazione sociale, culturale e politica della città. In quanto think tank, non a caso, Maison Bocum ospiterà anche un programma di incontri – quattro nel corso di un anno: il calendario è work in progress – con personalità del mondo della cultura e delle arti, per attivare dialoghi sui linguaggi del contemporaneo a lavorare come laboratorio di idee. L’intera programmazione artistica (tanto per la supervisione della project room, che per l’organizzazione dei talk) si avvarrà della consulenza scientifica della curatrice e storica dell’arte Agata Polizzi.

Livia Montagnoli

www.bocum.it

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