In un bellissimo palazzo di Venezia apre una nuova fondazione dedicata all’arte e al design
Ormai abbiamo perduto il conto delle nuove fondazioni private in aperture in Laguna. Ospitata in uno storico palazzo del XV Secolo sul Canal Grande, la neonata Fondazione Vincenzo De Cotiis punta a offrire un programma di mostre e installazioni per avvicinare il pubblico al design e all'arte contemporanea
Una nuova fondazione apre nel già ricchissimo panorama veneziano. In apertura il 19 aprile, proprio nei primi giorni della Biennale Arte, la Fondazione Vincenzo De Cotiis va ad aggiungersi al novero delle prestigiose fondazioni – da Sandretto a Potenza Tamini, da Güneştekin alle Stanze della Fotografia e oltre – che in Laguna hanno aperto la propria sede, spesso restaurando palazzi storici. La neonata creatura dell’architetto Vincenzo De Cotiis e di Claudia Rose De Cotiis, sua moglie, punta a promuovere l’apprezzamento dell’arte contemporanea e del design in città attraverso un programma di mostre, pubblicazioni e installazioni di arte pubblica. Tutto, vivendo e lavorando dentro un pezzo di storia veneziana, il quattrocentesco Palazzo Giustinian Lolin affacciato sul Canal Grande, dove ha la propria sede anche la Fondazione Ugo e Olga Levi per gli studi musicali.
La Fondazione Vincenzo De Cotiis
Gemmata dall’ente De Cotiis Venice, la fondazione nasce in seno al percorso creativo dell’omonimo architetto gonzaghese, nato nel 1958 e residente a Milano (dove ha studiato). Dedicatosi in anni più recenti anche alla produzione artistica, e in particolare scultorea, De Cotiis ha gestito il redesign di importanti progetti per i Palazzi Giardini, Belgioioso e Bonacossa a Milano, Palazzo Digerini a Pietrasanta e Palazzo Salò nell’omonima città lombarda, oltre a moltissime ville e residenze private in Europa e in Asia.
Tra questi progetti c’è anche un piano dello stesso Palazzo Giustinian Lolin, dove De Cotiis è andato a vivere lo scorso anno con la moglie dopo un restauro conservativo. “In fondazione siamo circondati dalla storia, ma anche racchiusi in uno spazio dedicato all’arte contemporanea e all’espressione futuristica. Io e Vincenzo abbiamo da tutta la vita un amore profondo per Venezia, era importante rispondere alla sua chiamata creando uno spazio che fosse un’estensione di noi stessi e di ciò che la rende una città unica”, ha commentato Claudia Rose De Cotiis, presidente del nuovo ente.
La prima mostra della Fondazione Vincenzo De Cotiis a Venezia
La mostra inaugurale, ARCHAEOLOGY OF CONSCIOUSNESS VENICE, vedrà per tutta la durata della Biennale tre archi monumentali della serie di De Cotiis installati nel cortile del palazzo, a simboleggiare un fusione tra il patrimonio della Serenissima e la visione dell’artista. Le opere in fibra di vetro riciclata, che incorporano pietre e marmi antichi ma anche vetro di Murano, esprimono qui “una profonda introspezione, espressa come serie di transizioni nel tempo ma anche attraverso gli strati del mio subconscio. Ogni arco articola un concetto quadridimensionale attraverso mezzi spaziali e materiali, facendo riferimento a ciò che ricordo o ho imparato dal passato e immagino per il futuro”, ha commentato l’artista.
Visibili attraverso la grande porta che dà sul Canal Grande, le forme a volta delle sculture entreranno in dialogo con gli archi che sostengono la facciata di Palazzo Giustinian Lolin, progettata dal veneziano Baldassare Longhena intorno al 1630 con colonne dei tre ordini classici, dorico, ionico e corinzio. Ponendosi in contrasto con le strutture simmetriche di Longhena, De Cotiis contesta in toto la forma idealizzata dell’arco, opponendole un proprio trio di forme scultoree.
Giulia Giaume
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