L’Orto Botanico di Roma dedica una grande mostra alle orchidee
Si chiama “Ortidea” la rassegna che oltre a presentare diverse tipologie di fiori provenienti da tutto il mondo offre visite speciali, incontri a tema, laboratori e workshop
Eleganti, colorate, delicate ma anche resilienti: così potremmo definire le orchidee, una delle specie floreali più apprezzate da appassionati ed esperti di botanica, tanto da far nascere nel 2020 Ortidea, la mostra mercato di fiori e piante ideata da Francesca Romana Maroni. Giunta alla sua quarta edizione, l’iniziativa anima i viali alberati, le fontane storiche e le serre dell’Orto Botanico di Roma il 18 e il 19 maggio con workshop, laboratori, mostre e incontri per conoscere e scambiare consigli sulle diverse specie vegetali.
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Ortidea 2024 all’Orto Botanico di Roma
Ad accogliere i visitatori non saranno solo le rarità botaniche già presenti nel giardino trasteverino, ma anche le diverse specie di orchidee riunite per l’occasione, provenienti dall’Italia, il Brasile e l’Ecuador. Nel corso dei due giorni, Ortidea ospita anche sei installazioni nella Grande Serra, composte da quadri realizzati con organismi viventi che riproducono ambienti naturali, oltre a una mostra fotografica di Alessandro Spiga (Cagliari, 1975) dedicata alle diverse tipologie di orchidee spontanee presenti in Sardegna.
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Ortidea 2024: tra laboratori, workshop e visite guidate speciali
Oltre a presentare di opere, scatti e fiori, Ortidea propone anche laboratori e workshop (per adulti e bambini) dedicati alla coltivazione e alla cura delle orchidee, arricchiti da consigli pratici per i meno esperti. A questi si aggiungono seminari incentrati sui fiori dell’Orto Botanico di Napoli e uno sulle specie presenti nel Lazio, tenuti rispettivamente da Rosa Muoio e dal botanico e fotografo naturalista Bruno Petriglia. Infine, ad accompagnare il pubblico alla scoperta delle rare varietà di piante e fiori presenti nel giardino capitolino saranno una serie di tour guidati pensati appositamente per non perdere le aree più suggestive del parco, passando per il giardino dei semplici, quello delle piante curative e il giardino giapponese.
Valentina Muzi
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