A Berlino costruiscono una chiesa che è anche sinagoga che è anche moschea. A Torino la mostra che racconta il progetto
Video e immagini raccontano in un’installazione site-specific la progettazione dell’edificio multi-fede House of One in realizzazione a Berlino dallo studio Kuehn Malvezzi con le opere di Armin Linke insieme a Claudia Professione e Greta Valentinotti
Un po’ chiesa, un po’ sinagoga e un po’ moschea. La House of One di Berlino – progettata dallo studio Kuehn Malvezzi di Simona Malvezzi, Wilfried e Johannes Kuehn e attualmente in costruzione a Fischerinsel, dove sorgeva la prima chiesa della città – è un virtuoso esempio di architettura del futuro, inclusiva e multi-fede. Visitabile a Torino fino a venerdì 3 maggio 2024 nella Stanza Verde (attualmente in fase di restauro) del Castello del Valentino, la mostra Rituals/Materials ne ripercorre ideazione e produzione.
“Ritual/Materials”. La mostra sul ruolo dell’architettura nel dialogo interreligioso
A cura di Eleonora D’Alessandro con Giulia Massenz e Daniele Campobenedetto, l’esposizione – sostenuta dalla Fondazione CRT, dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e dal Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino e Università di Torin – si presenta in una fitta sequenza di immagini e video realizzati dallo studio berlinese Kuehn Malvezzi e il fotografo Armin Link insieme a Claudia Professione e Greta Valentinotti. Rituals/Materials partendo da questa installazione site-specific invita a riflettere sul ruolo dell’architettura nella promozione del dialogo interreligioso, capace di favorire l’incontro tra culture in un periodo storico sempre più divisivo. Come, dunque, le comunità possono convivere pacificamente nelle città? I più grandi centri urbani, infatti, sono sempre più caratterizzati da religioni, culture e lingue differenti che riflettono la complessità del mondo contemporaneo e l’architettura, in tal caso, svolge un ruolo cruciale sia come luogo di aggregazione sia come manifestazione e riconoscimento delle identità.
“Rituals/Materials”. L’architettura nelle città del futuro
La mostra, già presentata a giugno 2023 presso al Mattatoio di Roma (Dipartimento di Architettura Roma Tre), esplorando il legame tra architettura, religioni e società nelle città contemporanee si serve della tecnologia per rendere la riflessione sempre più accessibile, amplificando, inoltre, il messaggio di inclusione e dialogo con immagini e video (in più lingue) proiettati su una parete di oltre 4 metri.Rituals/Materials dà voce al potenziale trasformativo dell’architettura promuovendo la comprensione interculturale e il dialogo interreligioso.
Caterina Angelucci
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