L’ex Manifattura Tabacchi di Torino diventerà polo culturale

Su 41 proposte complessivamente presentate al concorso per la riqualificazione del polo produttivo dismesso da decenni si è imposto il progetto di Eutropia Architettura, Pininfarina Architecture e Weber Architects, che punta a generare ricadute non solo nel quartiere Regio Parco 

Vorremmo essere molto più che semplici tecnici nella riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Torino”, esordisce l’architetto Jacopo Carli di Eutropia Architettura, lo studio fiorentino che in team con Pininfarina Architecture, Weber Architects (per la sostenibilità), Paisà Landscape (per il landscape design), Aei Progetti (per le strutture), MCM ingegneria e LESS (per il MEP Design) e altri professionisti si è aggiudicato il concorso internazionale per la riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale del complesso storico dell’ex Manifattura Tabacchi, a Torino. Indetta dall’Agenzia del Demanio nel 2023, la competizione trae origine dal protocollo sottoscritto, nel maggio 2022, dalla stessa Agenzia e da Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino, il Politecnico e Università degli Studi di Torino. Una pluralità di istituzioni pubbliche che ha scelto di promuovere un’operazione unitaria per riattivare il sito dimesso da circa due decenni (situato nella zona nord-est della città a ridosso di un’area di interesse paesaggistico) e arricchire il capoluogo piemontese di un polo culturale multifunzionale.

A Torino l’ex Manifattura Tabacchi rinasce come polo archivistico e culturale 

A un anno e mezzo dal successo dello studio CZA – Cino Zucchi Architetti srl nel concorso internazionale per la progettazione, il restauro e la rifunzionalizzazione del compendio della Cavallerizza Reale, Torino si dota dunque di un nuovo progetto, anch’esso finalizzato al rilancio di immobili di proprietà pubblica. Per l’ex Manifattura sono stati intanto stanziati 15 milioni di euro per l’avvio delle bonifiche e delle demolizioni (entro il 2025): stiamo parlando di un’area di4,5 ettari, nella quale si punta a rigenerare 41mila mq di edifici, il verde e costruire nuovi edifici. L’intesa tra gli enti pubblici citati riflette la volontà di insediare funzioni associate a ciascuno dei soggetti coinvolti, con l’obiettivo di rendere l’ex Manifattura un complesso ibrido, in grado di soddisfare le necessità di più comunità e potenzialmente in attività senza soluzione di continuità. Il programma funzionale si base su tre macro ambiti, a partire dalla realizzazione di un nuovo polo archivistico, con aule di consultazione, depositi, centro studi e altri servizi, per i Ministeri della Giustizia e della Cultura. A disposizione delle università locali ci sarebbero poi spazi con servizi per studenti, sale conferenze, aule per l’alta formazione; il sito include inoltre un ulteriore lotto (non oggetto di questo concorso) che potrebbe essere destinato a residenze universitarie. Completano il programma gli spazi per i servizi alla cittadinanza e le aree verdi, anch’esse da riqualificare e connettere con il sistema del verde pubblico urbano. 

Il progetto di Eutropia Architettura + Pinifarina Architecture con Weber Architects per l’ex Manifattura Tabacchi di Torino 

Permeabilità è uno dei vocaboli chiave per descrivere il progetto con cui Eutropia Architettura, Pinifarina Architecture, Weber Architects e il resto del team interdisciplinare si è imposto nella seconda fase del concorso, superando gli altri quattro gruppi finalisti (che avevano come capofila – rispettivamente dalla seconda alla quinta posizione – Elena Rionda, Alfonso Femia, Rossi Prodi Fabrizio e Guillermo Vazquez Consuegra,) su 41 proposte complessivamente pervenute. Attraverso la demolizione di parte dei manufatti del dismesso polo produttivo, l’impianto introduce sì nuovi volumi nell’area, ma di fatto genera un’inedita connessione fisica e visiva tra il tessuto residenziale circostante e il sistema del verde lungo il Po. Oltre alla riqualificazione del patrimonio esistente, così come previsto dal bando, il progetto include una quota di nuova costruzione. Dichiaratamente ispirate all’architettura preesistente e alle strutture concepite da Pier Luigi Nervi, le architettura dei due archivi si caratterizzeranno per la presenza di un “cavalletto strutturale a Y”, facilmente identificabile nelle sezioni di progetto, che ingloba e cela sia i corpi scala che parte degli impianti.

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Ex Manifattura Tabacchi Vista della Galleria Coperta

Il nuovo polo archivistico e culturale di Torino nell’ex quartiere industriale Regio Parco

Tra questi due nuovi innesti, ribaltando non solo metaforicamente l’idea dell’archivio come luogo difficilmente penetrabile, si colloca una piazza coperta. Immaginata come versatile luogo di aggregazione ed eventi, agirà come passaggio urbano verso il Giardino sul canale ritrovato, il Bosco didattico, il Giardino dello sport e le altre porzioni destinate anche ad attività all’aperto. Nel complesso si tratta di una visione progettuale che “ingloba l’intuizione di instaurare un dialogo tra la componente ambientale e paesaggistica, i nuovi fabbricati e l’eredità dei manufatti storici. Senza compromettere la ricchezza reale e potenziale del contesto, desideriamo generare una nuova immagine urbana estremamente riconoscibile, identitaria ed attrattiva”, ha dichiarato Luca Barontini, co-fondatore di Eutropia Architettura. 
Per Giovanni De Niederhäusern, Senior Vice President di Pininfarina Architecture, “in quel luogo sospeso tra le curve del fiume e le linee rette del corso Regio Parco, la città trova una nuova dimensione per attrarre persone, idee, cultura ed economia. In sintesi, per innescare dinamiche di rigenerazione urbana a elevato impatto sociale”. Dopo il successo odierno il team vincitore ha a disposizione 90 giorni per lo sviluppo della proposta progettuale e per la stesura del progetto di fattibilità tecnica-economica. In assenza di un orizzonte temporale unico per l’operazione, si punta intanto al prossimo anno per il primo livello di progettazione del Lotto 1 del Polo Archivistico.

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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