Annesso alla Chiesa del Santissimo Redentore di Venezia (considerata uno dei capolavori di architettura religiosa firmata da Andrea Palladio nel 1577 e affidata ai Cappuccini), il Compendio dell’Orto Giardino del Redentore si estende per circa un ettaro tra giardini, officine e chiese. Un luogo di grande valore storico, culturale e spirituale che è stato profondamente segnato dalla “acqua granda” del novembre 2019.
Per salvaguardare questo importante bene storico artistico, nel febbraio 2023 è stato avviato un progetto di recupero che porta la firma di Venice Garden Foundation, già nota per la riqualificazione e riapertura dei Giardini Reali di Venezia nel 2019. La Fondazione, presieduta da Adele Re Rebaudengo, ha deciso di affidare il restauro botanico all’architetto, paesaggista e giardiniere piemontese, Paolo Pejrone, e quello strutturale all’architetta Alessandra Raso. A distanza di più di un anno, il complesso torna a splendere e apre per la prima volta al pubblico il 25 ottobre 2024.
Il complesso del Giardino del Redentore di Venezia: il restauro
Il pubblico può finalmente passeggiare per l’antico complesso veneziano, attraversando il reticolo di sentieri che circoscrive lo spazio dell’uliveto, del frutteto e degli orti, tra erbe aromatiche, ortaggi e bordure fiorite. La Vasca delle ninfee segna il cuore dell’Orto Giardino e, in riva alla Laguna, il piccolo Giardino dei pitosfori è contraddistinto da chiome compatte e sempreverdi.
Non solo, i diversi spazi si trasformano in spazi espositivi per ospitare mostre d’arte e laboratori come il frantoio e la sala di smielatura, così da poter svolgere in loco tutte le attività per la produzione dell’olio e del miele. A questo si aggiunge il Caffé fronte Laguna gestito da illycaffé.
Il futuro dell’Orto Giardino del Redentore di Venezia
Nel futuro del complesso del Giardino del Redentore di Venezia sono in programma diversi appuntamenti di rilievo internazionale, a cura di Venice Gardens Foundation.Un palinsesto che contribuirà a favorire una scoperta del luogo attraverso l’arte e la cultura. Tra i primi interventi artistici presentati ricordiamo le opere dall’artista Remo Salvadori (Cerreto Guidi, 1947) con L’Alveare, che accoglie il pubblico all’ingresso del Compendio per accompagnarli verso l’Orto Giardino. Non solo, il pittore fiorentino firma anche la copertura di due arnie presenti nell’uliveto. Le antiche officine ospitano, invece, un video di Lucia Veronesi (Mantova, 1976) che racconta il restauro dell’Orto Giardino attraverso l’utilizzo di fotografie, video e collage montati in stop motion. Il tema del restauro viene raccontato anche dalle fotografie di Guido Guidi (Cesena, 1941) e da Francesco Neri (Catanzaro, 1959).
Parola alla presidente e fondatrice di Venice Gardens Foundation Adele Re Rebaudengo
“Grazie all’impegno fattivo e ad una solida comunanza di intenti e valori fra tutti gli attori coinvolti, professionisti, istituzioni e mecenati, sono stati possibili il restauro e la rigenerazione, in linea con i principi di conoscenza, responsabilità, sostenibilità ed autosufficienza, di un patrimonio botanico e architettonico di assoluto valore storico-culturale non solo per la città di Venezia ma per il mondo intero”, spiega Adele Re Rebaudengo, presidente e fondatrice di Venice Gardens Foundation. “Nel corso del tempo il Compendio ospiterà opere espressione della visione di artisti sensibili, protagonisti del mondo dell’arte e della cultura di rilievo internazionale”.
Valentina Muzi
Scopri di più sul sito
Libri consigliati:
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati