Uno chef italiano alla National Gallery: Giorgio Locatelli aprirà un ristorante a Trafalgar Square

Dopo oltre vent’anni di attività e successi, la Locanda Locatelli di Londra ha chiuso inaspettatamente battenti. Famoso avamposto della cucina italiana in città, il progetto sembra destinato a ripartire, in forma nuova, all’interno della National Gallery, che a maggio svelerà il restyling dell’Ala Sainsbury

Il prossimo 10 maggio 2025, la National Gallery di Londra riaprirà gli spazi della Sainsbury Wing offrendo ai visitatori un nuovo allestimento delle sue collezioni, frutto di due anni di lavori. La ristrutturazione dell’edificio che nel 1991, su progetto di Robert Venturi e di sua moglie Denise Scott Brown, ampliò gli ambienti a disposizione dello storico museo d’arte affacciato su Trafalgar Square, implementando in particolar modo i servizi al pubblico, si inquadra nell’ambiziosa operazione di rilancio dell’istituzione inaugurata proprio il 10 maggio di duecento anni fa, nel 1824.

La riapertura della Sainsbury Wing della National Gallery di Londra

Tra qualche mese, dunque, dopo un anno di iniziative, mostre ed eventi speciali, le celebrazioni per il bicentenario della National Gallery troveranno coronamento nel disvelamento del nuovo percorso C C Land: The Wonder of Art articolato nell’Ala Sainsbury, per cui lo studio di Annabelle Selldorf – al lavoro anche sul centro di ricerca che prenderà forma nel Wilkins Builiding – ha progettato un nuovo accesso, riorganizzando gli spazi comuni a disposizione dei visitatori. Il riallestimento proporrà un’organizzazione cronologica delle opere, alcune restaurate e riproposte al pubblico dopo molti anni nei depositi, ma anche focus tematici sul ritratto, la natura morta, i fiori, e sale dedicate a singoli artisti, da Tiziano a Rubens, a Rembrandt e Monet. Tutto nel contesto di una ricercata interazione digitale e interdisciplinare con i visitatori, con l’obiettivo di presentare “un nuovo modo di raccontare le opere incredibili della nostra collezione, con qualche sorpresa inaspettata”, anticipa il direttore Gabriele Finaldi.

Giorgio Locatelli
Giorgio Locatelli

La cucina di Giorgio Locatelli alla National Gallery

È dunque un traguardo atteso in città, e nel sistema dell’arte, l’appuntamento che in primavera svelerà al mondo una “nuova” National Gallery. Evento in cui sembrerebbe destinato a giocare un ruolo da protagonista anche un italiano molto conosciuto a Londra, lo chef Giorgio Locatelli.
In Italia, il cuoco lombardo ha raggiunto la fama nazionalpopolare solo negli ultimi anni, da quando compare stabile nella formazione dei giudici del talent show Masterchef, amato per la sua compostezza e il savoir faire decisamente britannico. Locatelli, però, è professionista di lungo corso e grandi successi lontano dai riflettori: dopo i primi passi nel ristorante di famiglia sul Lago di Comabbio (Varese), già all’inizio degli anni Ottanta scelse Londra come città d’elezione, conquistando la sua prima stella Michelin nel ’99 con una moderna interpretazione della cucina italiana.

Locanda Locatelli, Londra
Locanda Locatelli, Londra

Dalla chiusura di Locanda Locatelli al progetto per il museo

Al 2002 risale invece l’apertura nel quartiere Marylebone della Locanda Locatelli, condotta dallo chef, insieme a sua moglie e socia Plaxy Cornelia Exton, fino a qualche giorno fa, prima di annunciarne la chiusura definitiva dopo 23 anni di onorato servizio (una stella riconfermata anno dopo anno, e molte soddisfazioni). “Con la tristezza nel cuore, e per ragioni che non dipendono da noi, annunciamo la chiusura definitiva del locale” ha spiegato a mezzo social Locatelli “Ma quando una porta si chiude, un’altra si apre”. Il non detto lascia intuire divergenze con la proprietà dell’Hotel Hyatt Regency London – The Churchill, che ha ospitato il ristorante in tutti questi anni, per un contratto di gestione evidentemente non rinnovato. Ma a destare curiosità è soprattutto il gancio sulla nuova opportunità all’orizzonte, che porterebbe lo chef e il suo progetto di ristorazione, seppur in forma inedita, proprio all’interno della National Gallery, con buona probabilità in concomitanza con la riapertura della Sainsbury Wing. L’approdo di Locatelli al museo – la prima volta di un cuoco italiano non solo alla National Gallery, ma nell’intero e articolato circuito di ristorazione museale londinese – è infatti previsto per il mese di maggio 2025. Ad anticipare la joint venture è il giornalista Luciano Pignataro, che sul suo blog riporta poche informazioni da confermare, parlando di un “co-branding con la National Gallery ispirato da alcune delle più famose tele esposte, ma i dettagli sono in via di definizione”.

Ochre London
Ochre London

La ristorazione museale a Londra

A Londra, come in molte capitali internazionali (e da qualche anno anche nelle città italiane), la ristorazione museale è una cosa particolarmente seria. Proprio in città, del resto, aprì il primo ristorante della storia all’interno di un museo: era il 1857, quando il Victoria&Albert Museum si dotava di una serie di eleganti ambienti pensati per allietare e rifocillare gli ospiti in visita a South Kensington. Alla National Gallery, onora il ruolo il ristorante Ochre, inaugurato nel 2022 al piano terra dell’edificio (con ingresso indipendente sulla piazza) su progetto dello studio Red Deer, sotto la gestione di Muriel’s Kitchen, che propone una moderna cucina europea con prodotti locali selezionati, ed è aperto anche per l’Afternoon tea. Scopriremo presto come Giorgio Locatelli si farà spazio in questo contesto: che le origini del direttore Finaldi – nato a Londra, da madre polacca e padre italiano – impegnato negli ultimi dieci anni a valorizzare con costanza la storia dell’arte italiana, siano state propizie per l’inaspettato sodalizio?

Livia Montagnoli

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