Un polo culturale contro il degrado. Nasce in Sicilia Caserma Creativa

Per la prima volta in Sicilia si sperimenta il partenariato speciale pubblico-privato, per valorizzare un patrimonio immobiliare di interesse culturale ma inutilizzato. Accade a Lentini, dove l’ex caserma dei Carabinieri risorge come polo culturale multifunzionale, dopo oltre tre decenni di abbandono

Quando nel 1990 la caserma dei Carabinieri nel centro storico di Lentini – circa 21mila abitanti nel Libero consorzio comunale di Siracusa – viene dismessa, il progettista in beni culturali Giorgio Franco non è ancora nato. Classe 1991, presidente della Società Cooperativa Badia Lost & Found dal 2020, Franco appartiene a quella generazione di lentinesi del tutto privi di ricordi diretti dell’immobile, dato in gestione all’Arma nel lontano 1866. Nonostante il rilievo storico dell’edificio – eretto a partire dal 1480 per ospitare il locale convento dei Padri Domenicani – e la sua posizione strategica nella principale piazza della cittadina siciliana, a ridosso del Duomo, negli ultimi tre decenni l’ex caserma ha conosciuto una stagione di abbandono e degrado, avviata con il terremoto di Carlentini del 1990. Un finale ricorrente, che in tutto il Paese accomuna centinaia di architetture. Ma a Lentini la svolta arriva nel 2024. E il destino dello stabile di circa 3mila mq si intreccia ufficialmente con quello dei professionisti di Badia Lost & Found.

Il progetto di recupero dell’ex caserma dei Carabinieri a Lentini

A giugno dello scorso anno, la cooperativa ha infatti sottoscritto un partenariato speciale pubblico-privato con il Libero consorzio comunale di Siracusa (l’ex provincia): il primo firmato in Sicilia tra un ente provinciale e un privato. Si tratta di un’innovativa forma di accordo di collaborazione tra soggetti pubblici e soggetti privati, definita dalla Legge 50 del 2016; l’obiettivo, in estrema sintesi, è rendere fruibile e valorizzare una certa porzione di patrimonio immobiliare pubblico che altrimenti resterebbe inutilizzata.

Ambiziosa e complessa è la tipologia di intervento definita: la convenzione siglata prevede che Badia Lost & Found si occupi della messa in sicurezza del complesso, del suo recupero architettonico e quindi della sua gestione per cinquant’anni. “Chissà che non arrivi qualche bella sorpresa dal restauro” auspica Franco ad Artribune, dettagliando la time-line dei primi lavori previsti, a partire dall’imminente bonifica. “L’ex caserma custodisce poco di quello che era l’antico convento. Al momento abbiamo un vano scala monumentale, frammenti di un dipinto e alcuni particolari architettonici che ci lasciano immaginare come potesse essere prima del cambio di destinazione d’uso”. La necessità di adeguare gli spazi esistenti alle funzioni proprie di una caserma sembra infatti aver inciso in modo significativo sulla precedente identità architettonica del bene. Tuttavia, non sono rari i casi in cui il restauro finisce per svelare qualità (e potenzialità) spaziali, oltre a rivelare elementi di pregio celati dal tempo e dalle stratificazioni.

Vista aerea dell'ex caserma di Lentini. Crediti: Proprietà della cooperativa Badia Lost & Found, A. Franco e A. Pulvirenti
Vista aerea dell’ex caserma di Lentini. Crediti: Proprietà della cooperativa Badia Lost & Found, A. Franco e A. Pulvirenti

A Lentini prende il via il progetto Caserma Creativa

Solo le indagini, i rilievi e la prevista bonifica consentiranno di acquisire dati aggiuntivi sul passato del complesso. Ma intanto la cooperativa Badia Lost & Found ha già le idee chiare sui principi che guideranno la sua riattivazione nonché i futuri usi. Sarà “un grande contenitore per attività culturali, sociali ed educative, aperto a tutti. In potenza potrebbe raggiungere un bacino di circa 45mila persone, considerando la posizione di Lentini, tra Siracusa e Catania, e la sua vicinanza con Carlentini e con la costa” spiega Franco, che punta ad adottare la formula del “cantiere aperto” nei previsti quattro anni di lavori.

Non appena le condizioni lo consentiranno – probabilmente non prima del 2026 – la volontà della cooperativa è infatti avviare un progressivo (ri)avvicinamento della comunità alla nascente Caserma Creativa. “Vogliamo comprendere e raccontare tutte le storie conservate nelle rovine di questo edificio. È un approccio che fa parte della nostra politica aziendale: ci chiamiamo Lost&Found proprio perché restituiamo i bagagli smarriti della cultura. A Lentini, ma anche in altri contesti della Sicilia, riportiamo alla luce il passato, restituendolo alla comunità dei residenti, a quella scientifica, a tutti coloro che desiderano conoscere i territori e il loro patrimonio” chiarisce Franco.

Lo stato dell'ex caserma di Lentini al momento della firma del Partenariato Speciale con il Libero Consorzio Comunale di Siracusa (già Provincia), 2024. Crediti: Foto di C.Arcidiacono - Proprietà della cooperativa Badia Lost & Found
Lo stato dell’ex caserma di Lentini al momento della firma del Partenariato Speciale con il Libero Consorzio Comunale di Siracusa (già Provincia), 2024. Crediti: Foto di C.Arcidiacono – Proprietà della cooperativa Badia Lost & Found

Fare rigenerazione urbana e culturale nella provincia siciliana

Aperta dunque alla cittadinanza e alle realtà che vorranno collaborare, Caserma Creativa metterà a disposizione di Lentini una nuova gamma di spazi: qui si potrà lavorare (nel previsto co-working), ma anche prendere parte a eventi e iniziative a carattere formativo o culturale, incontrarsi per bere o mangiare nel ristoro interno. Nata dalla rete di rigenerazione del Farm Cultural Park di Favara, la cooperativa Badia Lost & Found sta collaborando con uno studio di architettura di Catania al recupero della caserma. Nel prossimo futuro punta a stringere ulteriori legami in Sicilia, ma non solo. “Vogliamo allinearci con le altre realtà che in Europa fanno vivere il work in progress dei processi di riattivazione, per far emergere limportanza della restituzione dei patrimoni negati. Di conseguenza pensiamo anche a laboratori che rendano il cantiere un’opera viva, partecipata. Di recente all’Assemblea regionale siciliana abbiamo evidenziato gli sforzi che si fanno lavorando in territori che non sono capoluoghi né di provincia né di regione. Lentini, che ha una forte base contadina legata alla coltivazione degli agrumi, ha avuto un boom economico importante negli Anni Ottanta, ma come molte altre città per anni non ha conosciuto una progettazione seria e strutturata in materia culturale” indica ancora Franco.

La Caserma Creativa di Lentini e la rete di collaborazioni

In contrasto a questa tendenza Badia Lost & Found si è mossa già prima di avviare l’iter che condurrà fino a Caserma Creativa. Nella denominazione della cooperativa, infatti, riecheggia uno dei quartieri di Lentini – Badia, appunto –, dove negli ultimi anni il team ha coordinato uno dei suoi lavori più riusciti: la realizzazione del Parco Urbano d’Arte cittadino, un museo a cielo aperto arricchito con oltre 40 opere di street artist, artigiani e artisti. Anche se il prossimo quadriennio si preannuncia intenso, la cooperativa non intende rinunciare al macro-obiettivo di divenire “parte di una rete attiva. È importante guardarsi attorno e relazionarsi con le realtà virtuose che si occupano di ridare vita, valorizzare e adattare ai nuovi usi quanto abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto” conclude Franco.

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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