A Firenze IED riattiva l’ex Teatro dell’Oriuolo con una serie di mostre e incontri

Affidato in gestione a IED Firenze nel 2024, il dismesso teatro e il suo giardino a due passi da Santa Maria del Fiore saranno la cornice dei primi appuntamenti del format Campo Aperto. Con mostre, incontri, workshop anche per la cittadinanza

Si basa su un principio di sconfinamento, sia a livello disciplinare sia spaziale, il progetto Campo Aperto annunciato in questi giorni da IED Firenze e al debutto il prossimo 3 aprile. Guidata dalla direttrice Benedetta Lenzi, la sede fiorentina dell’istituto presente con i propri corsi in Italia, Spagna e Brasile si apre fisicamente alla città e alla sua comunità con un palinsesto pubblico di iniziative che, in parallelo, è stato concepito come una piattaforma di ricerca per i circa 700 studenti attualmente iscritti.

Didero, Bigazzi e Cipolla mentori di IED Firenze per Campo Aperto

Duplice, quindi, il ruolo assegnato ai tre professionisti selezionati per questo nuovo programma, coerente con l’approccio metodologico di IED che è da sempre orientato verso la dissolvenza dei confini tra gli ambiti disciplinari. Di conseguenza, Leonardo Bigazzi (curatore de Lo Schermo dell’Arte e di VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images, nonché produttore di film d’artista), Maria Cristina Didero (curatrice e direttrice curatoriale di Design Miami 2022) e Stefano Cipolla (art director de L’Espresso e direttore responsabile di Grafica Magazine) sono stati coinvolti sia per collaborare a Campo Aperto che in qualità di mentori per gli studenti.

Il progetto culturale e di ricerca Campo Aperto di IED Firenze

Quello che vogliamo fare è mettere in relazione i nostri studenti e i nostri docenti con il territorio, con le istituzioni, con le aziende e con tutti quegli attori che oggi meritano di essere studiati e raccontati” ha spiegato Lenzi nel corso della conferenza stampa, che si è svolta nel luogo scelto come cornice per Campo Aperto: il centralissimo ex Teatro dell’Oriuolo, la cui gestione è stata affidata dal Comune di Firenze – tramite bando – nel 2024 proprio a IED Firenze. “Pensiamo che Campo Aperto sia l’occasione di raggiungere Firenze, da sempre e storicamente un territorio di innovazione e di rinascita. In questo modo intendiamo contribuire a generare in città nuovi ecosistemi” ha precisato ancora la direttrice. Tante le forme che il progetto assumerà nel tempo, restando tuttavia fedele al proposito di non proporsi come sistema chiuso e autoreferenziale, ma “di dare vita a un ambiente radicalmente poroso e relazionale, in cui il design, l’arte, la moda e la comunicazione non si limitano a registrare il cambiamento, ma si fanno strumento per ridefinire il modo in cui il futuro può essere immaginato e agito” ha chiarito ancora Lenzi. Imminente l’avvio della programmazione, con un esordio nel segno di quella “rivoluzione radicale fiorentina” rimasta senza replica, ma ancora capace di sprigionare il proprio vigore.

Nell’ex Teatro dell’Oriuolo di Firenze tre eventi dalla natura multiforme

Con la mostra Vestirsi è facile/Nuove forme radicali (dal 3 aprile al 22 maggio 2025) inizia dunque Campo Aperto. Il debutto è affidato all’architetto Dario Bartolini, membro dal 1967 al 1973 di Archizoom, che già da gennaio sta conducendo un workshop con gli studenti appartenenti alle aree disciplinari di moda, design, comunicazione. A partire da un progetto di architettura radicale di Archizoom, l’obiettivo del processo in corso e della sua prossima declinazione espositiva è “ripensare nuove radicalità e ri immaginare la prima architettura che abitiamo e che ci circonda, il vestito”. In Garden talks, atteso per il 13 e 14 maggio, professionisti dei settori di arte, design, moda, insieme ai mentor di area, animeranno un ciclo di dialoghi e confronti focalizzato proprio sullo sconfinamento fra le discipline, inteso come “un approccio sistemico che porta alla nascita di nuovi modelli di progettazione”. Dopo l’immancabile appuntamento nel corso di Pitti Immagine Uomo, che verrà successivamente dettagliato, a chiudere questa stagione di Campo Aperto sarà la prima retrospettiva fiorentina su Stefano Rovai, figura chiave della grafica italiana e direttore di RovaiWeber design. Si svolgerà contestualmente al WHY Festival e sarà visitabile dal 25 giugno al 18 luglio.

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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