Architecture Playlist. Anzi, hit parade
A portata di mouse, la seconda raffica di spunti e consigli di Luca Diffuse, direttamente da Artribume Magazine #2. Mentre stiamo impaginando la terza playlist, che in anteprima potrete leggere durante le fiere torinesi di inizio novembre.
#1 Salvatore D’Agostino trasforma questa Playlist in una hit parade, salendo di posizione rispetto al numero precedente. Il fatto è che riesce a produrre il formato ideale di qualsiasi band indipendente: un vinile dotato del solo lato b come mappa di una sua interminabile inchiesta (wilfingarchitettura.blogspot.com/2011/06/0085-oltre-il-senso-del-luogo-circolo.html).
Con il suicidio web di Casabella, la riformattazione di Abitare, la distanza di Domus, il web dell’architettura italiana è suo. A proposito di Abitare.it, mi piace il lavoro svolto in redazione da #2 Valentina Ciuffi; peccato – come dicevamo – la nuova piattaforma. Restando in ambito web, capita di fare osservazioni curiose: abbiamo risalito gli ultimi 100 post proprio di Abitare.it senza incontrare un accenno ai lavori o alla ricerca di un qualche architetto italiano under-qualcosa (al 31esimo, in effetti, #3 Giuseppe Vele racconta la sua passione per le pennate, ricordandoci però qualcuno-qualcosa apparsi nella Playlist precedente).
Domusweb.it offre, al 62esimo post, il Museo dell’Auto di Torino di #4 Cino Zucchi. Ed è anche giusto. La direzione di Artribune ci chiede di essere divulgativi, e allora Zucchi si può prendere tranquillamente l’aspetto mediatico della definizione di miglior architetto italiano. Però ecco, volevamo solo passarvi la difficoltà di trovare non dico una ricerca, non dico un discorso, facciamo pure una frase che valga la pena annotarsi della ricerca di architettura in Italia. Magari siamo esigenti, magari ci siamo troppo dentro, ma temiamo di avere esaurito i nostri riferimenti con la Playlist del numero scorso.
Proviamo comunque a fare qualche nome. Ci siamo ricordati che proprio Cino Zucchi, chiamato da #5 Gizmo (www.gizmoweb.org, una piattaforma di ricerca con spunti più che decenti condotta da #6 Marco Biraghi) a indicare qualcosa che gli piacesse nell’ambito di The Architecture You Like© – vale a dire i libroni squadernati che furono la prima tra le pseudo-divertenti presenze sul piazzale del Maxxi -, tira fuori #7 IfDesign, che effettivamente dal punto di vista formale ci fa stare parecchio bene.
Eh sì, forse ci manca l’aspetto narrativo. No, evocativo. Troviamolo stavolta in un report brevissimo da Festarch/Abitare/Perugia (di cui Artribune ha parlato assai sul web), dove gli unici che ci sembra abbiano considerato seriamente il prefisso ‘fest’ dell’evento siano stati Stefano Mirti e #8 Francesco Librizzi con l’installazione Motel ∞. Il primo lo conosciamo dalla prima Playlist, il secondo lo presentiamo proprio ora.
Luca Diffuse
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #2
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