Jesolo-Europa, con architettura e arte pubblica
La ridente Jesolo, cittadina dell’altrettanto ridente costiera adriatica, si scopre incredibilmente architecture & art friendly. Anche sul versante della cooperazione culturale.
Jesolo non solo sta investendo tantissimo nel progetto di Jesolo City Beach, ambiziosa riproduzione di lungomare californiano a suon di altisonanti nomi dello star system, ma sta anche mettendo energie per creare network di giovani artisti capaci di valorizzarne il territorio attraverso attività partecipate. Fa parte infatti dell’edizione di quest’anno del WP1, organizzato dall’EU-PA – European Public Art Project, progetto educativo dell’Unione Europea: una idea di cooperazione culturale di durata biennale che ha mappato il territorio nel luglio 2012 e vedrà poi un’elaborazione di tre interventi artistici nel contesto urbano, attraverso il coinvolgimento di cittadinanza e municipalità, per i primi mesi del 2013.
Il progetto, che vede come partner altre istituzioni quali il KIBLA di Maribor, il CIANT di Praga e il Saint Martin College di Londra, ha come obiettivo quello di favorire la mobilità di artisti in giro per l’Europa nonché la loro collaborazione in diversi ambiti disciplinari, in particolare visual arts e new technologies.
Le novità? Lavori site specific, che possano ridare dignità ad aree poco o mal utilizzate della città, fatti da studenti, con materiali poveri o comunque riciclati, che possano essere smontati e riassemblati per nuovi e infiniti usi, utilizzo sfrenato di smartphone, app, new media e canali di comunicazione digitale. Inviando la propria candidatura, si verrà selezionati da Scott Burnham, direttore creativo dell’intera operazione, e si avrà diritto a un lavoro retribuito sul campo e a un alloggio a carico del comune di Jesolo. Energie pulite, in tutti i sensi.
Giulia Mura
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #9
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