Al via OAT 2013, la Triennale di Oslo
È il più importante festival di architettura della penisola scandinava. Sotto il titolo “Behind the Green Door”, riflessioni a tutto campo fino al 1° dicembre.
Avrebbe dovuto essere sostenibile, e poi? È questa l’irriverente domanda lanciata attraverso l’evento di punta della Triennale di Architettura di Oslo dai giovani professionisti del collettivo belga Rotor, curatori della quinta edizione, al via nella capitale norvegese. Nella mostra Behind the Green Door, infatti, 600 “oggetti”, ideati, prodotti (e spesso finanziati) per rispondere a vario modo alla più nota definizione di sostenibilità, quella contenuta nel Rapporto Brundtland del 1987, svelano alcune delle storie celate dietro l’aspirazione verso un altro modello economico e abitativo, senza tralasciare il ruolo giocato dal business e della politica. Modelli, prototipi, video, immagini digitali, software, opuscoli pubblicitari, campionari di materiali e molto altro: un corpus eterogeneo concorre a formare un’inedita raccolta, frutto della ricerca del team di Rotor, selezionato tra oltre venti candidati per la curatela di OAT 2013.
Fino a dicembre il programma della Triennale, sviluppato in sinergia con i redattori della rivista francese Criticat, prevede anche seminari, workshop, incontri pubblici, presentazioni di libri e una serie di visite guidate, a piedi, in battello e in bicicletta, alla scoperta di edifici e infrastrutture realizzate negli ultimi anni in città.
Valentina Silvestrini
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