Uragani solari
Danni stimati per circa 60 miliardi di dollari, morti e feriti, e una vasta area del continente americano, comprendente la costa orientale degli Stati Uniti, Cuba, Giamaica, Bahamas, Haiti e Repubblica Dominicana, sferzata per giorni da fenomeni meteo estremi: è trascorso poco più di un anno dal passaggio dell’Uragano Sandy e New York ricorda il devastante passaggio del ciclone con il primo step del programma Solar for Sandy.
Presentato dall’organizzazione ambientalista Global Green Usa durante il Clinton Global Initiative America del 13-14 giugno – il meeting promosso dalla fondazione dell’ex presidente Bill Clinton per promuovere soluzioni alle sfide urgenti del pianeta -, il progetto Solar for Sandy prevede l’installazione di almeno cinque impianti solari comunitari. I “back-up solar energy sistems” forniranno energia rinnovabile in caso di futuri eventi disastrosi e, nel quotidiano, doteranno di una base energetica tutte le strutture collettive ricadenti nella zona d’intervento, con una riduzione dei costi per i residenti.
Il primo impianto, la cui inaugurazione è avvenuta il 29 ottobre, è destinato al quartiere portuale di Red Hook, a Brooklyn, ed è stato realizzato in collaborazione con Ikea Usa; l’azienda, attenta alle tematiche ambientali, ha direttamente conosciuto, in alcuni dei suoi store newyorchesi, i disagi provocati da Sandy, tra cui inondazioni e black-out prolungati.
La Global Green è inoltre attiva a favore della popolazione di New York colpita dal ciclone con la realizzazione di alloggi destinati ai meno abbienti e con iniziative per la riduzione dei consumi energetici e dei rifiuti.
Valentina Silvestrini
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #15
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