Eataly sbarca a Trieste. Ecco le immagini del progetto Archea nell’ex Magazzino del Vino
Primi giorni di apertura, nel capoluogo giuliano, per il nuovo store Eataly. L’intervento architettonico porta la firma di ARCHEA ASSOCIATI/Marco Casamonti, autore della ristrutturazione dell’ex Magazzino del Vino
Eataly arriva anche nel Nord Est d’Italia. Un debutto che si lega al recupero dell’ex Magazzino del Vino, collocato in posizione scenografica sulle Rive di Trieste, cui seguirà prossimamente anche l’opening in Veneto, a Verona. Acquistato nel 2005 e recuperato dalla Fondazione CRTrieste, con un investimento complessivo di 25 milioni di euro, l’immobile ottocentesco era stato inizialmente destinato ad attività di tipo congressuale. La successiva funzione commerciale, seguita anche a un intervento dell’Amministrazione comunale, è stata tradotta in realtà dal team di Archea Associati. Tra gli altri progetti, lo studio è artefice della celebre Cantina Antinori, a metà strada tra Firenze e Siena; attualmente è all’opera anche in Albania – nei cantieri della Torre commerciale e residenziale Forevergreen e nello Stadio Nazionale a Tirana – e in Cina, con la Changri-La Winery a Penglai.
IL PROGETTO DI TRIESTE
Nel rispetto delle richieste della Soprintendenza, in termini di mantenimento delle volumetrie originarie dell’edificio e di tutela del contesto urbanistico di riferimento, il progetto architettonico ha previsto l’inserimento di un nuovo corpo, completamente vetrato e autonomo, all’interno dell’immobile esistente. Nello store Eataly a fare la propria comparsa è l’acqua, presente all’interno di grandi vasche. Questo elemento naturale è l’espediente attraverso il quale si manifesta lo stacco tra il nuovo volume – etereo e traslucido, su 4 livelli – e la struttura ottocentesca. L’intervento, come ha illustrato l’architetto Marco Casamonti di Archea, ha portato a nuova vita “un manufatto di non elevato pregio architettonico ma di grande valore da un punto di vista della memoria. Al suo interno, abbiamo realizzato un altro edificio di vetro, operazione semplice da un punto di vista dell’immaginazione compositiva, ma molto complessa dal punto di vista architettonico e costruttivo. È stato realizzato un grande scavo nel mare, per conquistare dal mare stesso uno spazio nuovo. L’immagine esterna è quella integra ottocentesca del magazzino vini, quella della storia e della tradizione. Ai bordi s’intravede il cubo interno di vetro, leggero trasparente che guarda verso il mare”. Un ulteriore legame con la funzione precedente viene attivato da una grande parete in mattonelle di vetro retroilluminate, collocata nell’atrio dove campeggia anche una monumentale scala in acciaio COR-TEN. Questa finitura, per forma e materiale, intende evocare il rivestimento interno delle antiche vasche di conservazione del vino.
– Valentina Silvestrini
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