Architetture mitiche. E se l’ex Casa del Fascio di Terragni diventasse museo?
Una petizione lanciata dall’Associazione MADE IN MAARC punta a trasformare l’opera simbolo del razionalismo italiano in un centro culturale di richiamo internazionale. Ecco come aderire.
Sembra essere una vera e propria “battaglia” quella intrapresa, a Como, dall’Associazione Culturale Made in Maarc, capofila dell’appello per la trasformazione dell’ex Casa del Fascio di Giuseppe Terragni e dell’ex U.L.I.- Unione Lavoratori Industria di Cattaneo e Lingeri in un complesso museale dedicato al razionalismo e all’astrattismo. Fondata nel 2013 per “valorizzare, promuovere e divulgare la conoscenza delle architetture razionaliste e del patrimonio artistico astrattista di cui Como e il suo territorio sono particolarmente ricchi, grazie a importanti personalità che qui hanno abitato e operato”, nei giorni scorsi Made In Maarc ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org.
La raccolta firme – il cui obiettivo è la sottoscrizione da parte di 1000 persone – punta a riaccendere i riflettori su entrambi gli edifici, impiegati fin dagli anni Cinquanta come comando della Guarda di Finanzia e come sede dell’ASL locale. Sia l’ex Casa del Fascio di Terragni, inaugurata nel 1936, sia la sede dell’ex U.L.I., opera di Cesare Cattaneo e Pietro Lingeri, ultimata nel 1940, sono parte essenziale di quel “patrimonio legato alla stagione architettonico-artistica degli anni Venti/Quaranta, diffuso sul territorio comasco e lombardo, con esiti qualitativi e quantitativi eccezionali – come riporta la petizione – al punto da rendere Como una delle mete imprescindibili dell’architettura e dell’arte del primo Novecento.” E, proprio questo, meritevoli di destinazioni d’uso alternative a quelle attuali.
IN CERCA DI FINANZIAMENTI E SUPPORTO
Made In Maarc, realtà già attiva con azioni a tutto campo, sia online – come testimonia lo sviluppo del sito MAARC, Museo virtuale astrattismo e Architettura Razionalista di Como – sia offline, con mostre, studi, convegni, incontri, visite guidate, workshop di progettazione architettonica e urbana, punta ora a “individuare istituzioni o fondazioni italiane o straniere di prestigio” interessate a promuovere e finanziare il progetto museale. “Crediamo – viene sottolineato – che i tempi siano maturi per proporre la trasformazione dei due edifici, a partire dall’ex Casa del Fascio, in un complesso e moderno centro culturale, sede del museo del razionalismo e dell’astrattismo e motore di iniziative di rilievo nazionale e internazionale.”
Tracciando questo scenario, l’Associazione ampia il campo di osservazione all’intera area geografica di riferimento, in un’ottica che comprende la vicina Milano e il Canton Ticino, qualificando l’intero territorio come “importante crocevia culturale tra Nord e Sud Europa, caratterizzato dalla presenza di grandi opere del ‘900 e di importanti sedi universitarie come il Politecnico di Milano, l’Accademia di Brera, l’Accademia di Architettura di Mendrisio”.
– Valentina Silvestrini
La petizione per l’ex Casa del Fascio di Terragni
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