Studio Aravena firmerà il nuovo museo di Doha. Il cileno vince il mega concorso dell’Art Mill
Sarà lo studio cileno a firmare il nuovo museo di Doha, compreso nel piano che intende lanciare la città come destinazione chiave nel circuito globale dell’arte. Tra gli otto finalisti anche Renzo Piano.
L’Art Mill International Design Competition ha un suo vincitore. Ad aggiudicarsi l’incarico per il nuovo centro per l’arte sulla baia di Doha è ELEMENTAL che si è imposto tra le 489 candidature pervenute da 56 Paesi, scese a 26 nella seconda fase del concorso e quindi a 8 nella shortlist finale. Fondato nel 2001 da Alejandro Aravena – Pritzker Prize 2016 e, nello stesso anno, direttore della 15. Biennale di Architettura di Venezia – lo studio cileno ha convinto la giuria internazionale, capitanata dall’influente Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani, con una proposta capace di definire “a serene artwork, where the structure is the architecture”. Nulla da fare, quindi, per i layout sviluppati da Renzo Piano Building Workshop – unico team italiano ammesso allo step decisivo della competizione -, e, tra gli altri, dagli inglesi di Adam Khan Architects, dai giapponesi di Atelier Bow-Wow e di junya.ishigami + associates. Commissionato da Qatar Museum – istituzione dedita allo sviluppo culturale del Paese affacciato sul Golfo Persico – l’Art Mill costituisce il terzo passaggio architettonico nella strategia di posizionamento di Doha come capitale mondiale dell’arte. Un processo già avviato con l’apertura, nel 2008, del MIA – Museum of Islamic Art di I.M. Pei, l’architetto originario di Canton che solo qualche settimana fa ha festeggiato il traguardo dei cento anni. Il secondo, attesissimo, appuntamento è l’inaugurazione del National Museum of Qatar di Jean Nouvel, sul cui opening continuano a non esserci informazioni certe.
DOHA VERSO LA FIFA WORLD CUP 2022
L’Art Mill sorgerà dal riuso e dall’adeguamento funzionale di uno stabilimento della società alimentare Qatar Flour Mills. Con uno sviluppo complessivo di 83.500mq, l’area di intervento è contraddistinta dalla presenza dei volumi impiegati, nel recente passato, nella lavorazione e nello stoccaggio del grano. Costruito negli anni Ottanta, questo impianto ha prodotto pane e prodotti a base di farina per l’intero Qatar. Collocata a est del MIA e aperta su tre lati sulla baia di Doha, la struttura originaria verrà integrata con ulteriori silos. Secondo il layout di ELEMENTAL, concepito con gli ingegneri climatici di Transsolar, gli strutturisti della Schlaich Bergermann & Partner e i consulenti della Stantec, tali volumi risponderanno a un preciso compito sul fronte della climatizzazione, favorendo il raffreddamento dell’edificio. Sebbene ulteriori aspetti del progetto non sia stati ancora resi noti – come nel caso della distribuzione interna e della relazione con lo spazio pubblico – , Sua Eccellenza Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani – attuale Presidente di Qatar Museum – ha sottolineato che nella proposta dello studio cileno “il trattamento dei silos crea una strategia memorabile e originale che evoca un forte senso di calma. Il team ha mostrato amore per la semplicità attraverso l’uso di materiali umili, che acquisiranno una patina con il passare del tempo”. Prevedibilmente l’Art Mill sarà funzionante in occasione del grande appuntamento internazionale al quale l’intero Qatar si sta preparando – la Coppa del Mondo di calcio, nel 2022 – accompagnata da impressionanti investimenti sul fronte infrastrutturale.
– Valentina Silvestrini
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati